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Lazio, Vecino in stand-by. E il Betis spinge

Gli spagnoli in pressing sul jolly uruguaiano, che aspetta ancora la chiamata dei biancocelesti per il rinnovo: decisivo il vertice di mercato a casa Sarri

ROMA - La firma di Pedro è attesa per oggi, basterà uno scambio di mail. Vecino è in stand-by, spazientito ma non ancora deciso. L’avvento di Sarri c’è stato, il rinnovo di Pedro è stato completato, nell’agenda della Lazio adesso potrebbe esserci il caso legato all’uruguaiano, anche lui in scadenza. Aspetterà questa settimana per valutare le mosse della società, poi potrebbe prendere in considerazione l’offerta del Betis Siviglia di Pellegrini, l’allenatore cileno che spinge per portarlo in Spagna. Vecino è stato sondato anche dal Como e dal Benfica. Sta aspettando la Lazio, ma non sarà un’attesa infinita. Sperava di ricevere segnali già a fine maggio, non ce ne sono stati. Si è cambiato allenatore e ogni decisione è stata posticipata. Domani il diesse Fabiani è atteso a casa di Sarri per un summit di mercato, è possibile che si parli anche del rinnovo del mediano. Il ruolo di mezzala sinistra è coperto da Dele-Bashiru e Vecino. Il primo è destinato a restare, la società spera che gli insegnamenti del Comandante lo rendano un vero centrocampista box to box. Se Vecino si libererà a zero ancora di più servirà un interno.

Vecino e le tensioni con Sarri nel 2023

Con Sarri si conoscono da una vita, hanno condiviso varie esperienze. Sono anche arrivati vicinissimi alla rottura, è successo nel dicembre 2023. Vecino finì fuori. Si parlò di scarso impegno, poi di motivi disciplinari, le ricostruzioni furono molteplici: decisione di Sarri, no della società. Fu il giocatore a intervenire con un post per spiegare le sue verità: «Ci tenevo a chiarire un paio di punti. Per prima cosa mi dispiace non poter essere a disposizione della squadra ma accetto la decisione presa. È importante però chiarire che dietro questa decisione non ci sono gli allenamenti! Sono sempre stato una persona sincera, diretta, che dice quello che pensa, ma non ho mai mancato di rispetto a nessuno. Ho la coscienza pulita e la voglia di tornare al più presto a fare quello che amo di più. Forza Lazio». Dopo qualche giorno fu reintegrato.

La carriera di Vecino nella Lazio

È alla Lazio dal 2022, fu accolto proprio da Sarri. In tutto ha giocato 114 partite, ha segnato 13 gol. È sempre stato prezioso per ogni allenatore, per la duttilità, l’esperienza, l’aiuto nelle due fasi, in tre ruoli. Sarri lo utilizzava anche da regista, non solo da mezzala. Nei moduli con il trequartista ha giocato avanti e spesso si è dimostrato decisivo da centravanti aggiunto. Oggi Vecino ha 33 anni, ne compirà 34 ad agosto. Un anno fa ha detto addio all’Uruguay per concentrarsi sulla Lazio, sugli impegni di campionato e Coppe ed evitare viaggi stancanti. Il contratto terminerà il 30 giugno, restano venti giorni per blindarlo. Ha vissuto una stagione difficile per via dell’infortunio di fine novembre e la ricaduta di metà dicembre. Pur di tornare prima e aiutare la squadra accettò di rischiare il rientro anticipato. Andò male, si procurò un infortunio ancora più grave. Baroni l’ha ritrovato solo a marzo, non averlo avuto al top è uno dei suoi grandi rimpianti. Nello stesso periodo s’era fatto male due volte Castellanos e la Lazio non è riuscita a risollevarsi.

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