Corriere dello Sport

LIVE

Pedro, "rischio scampato" per la Lazio grazie al rinnovo: ora Sarri lo vuole in versione Barcellona

Lo spagnolo tornerà a giocare come ala destra: senza il prolungamento il club non lo avrebbe potuto rimpiazzare

ROMA - L’ha scampata bella Lotito. Se Pedro non avesse rinnovato, oggi la Lazio si troverebbe senza di lui e senza un rimpiazzo. A posteriori, stando al blocco di mercato, il suo rinnovo vale come un acquisto vero. In caso di addio, Lotito non avrebbe potuto sostituire lo spagnolo e Sarri sarebbe rimasto senza jolly, con un attaccante in meno, senza un leader come lui. Pedro ha firmato a inizio giugno, il 16 è stato annunciato il rinnovo ufficialmente. Il blocco è di fine maggio, quando la trattativa non era ancora chiusa. Il rinnovo è stato possibile perché fatto alle stesse cifre. Pedro ha confessato in una recente intervista di aver ricevuto varie chiamate «anche se ormai sono sempre meno perché l’età è un fattore determinante», la battuta sorridente. Ex compagni e amici come Xavi (che ha lasciato Barcellona) e Fabregas (Como) s’informano sempre su cosa farà, se continuerà a giocare, se lo farà con la Lazio. A Miami è stato ospite di Messi, Suarez e Busquets, ha assistito ad una partita dell’Inter Miami, ma era già in parola con Lotito e Fabiani per prolungare di un anno. «Sono contento, la verità è che sono felice a Roma. La Lazio è la squadra in cui mi sono sentito di nuovo a mio agio. Nonostante l’età sia un handicap e il tempo rimasto sia sempre meno, mi sto godendo molto questo momento. Mi sono sentito di nuovo un calciatore. È un’altra stagione in cui spero di dare il 100%. Ma ogni momento va custodito perché un giorno molto vicino tutto questo finirà e dovrò dedicarmi ad altro», l’ultima intervista rilasciata dallo spagnolo.

Lazio, Pedro punta al record

Lo aspetta Sarri, l’allenatore che lo aveva voluto alla Lazio e gli aveva permesso di tornare al successo dopo l’esclusione dalla Roma. Pedrito e Mau si conoscono dai tempi del Chelsea e alla Lazio erano ripartiti insieme. Lo faranno di nuovo. Il Comandante sa che sarà difficile rivedere un Pedro da 14 gol, 10 in A (record personale), 4 in Europa. Un Pedro modello Barça, vicinissimo alla versione che Sarri ammirò nel 2021-22, alla prima stagione biancoceleste, quando segnò 9 gol in A e servì 4 assist. Il Pedro visto con Baroni ha giocato soprattutto da trequartista, in questo ruolo pensava di poter allungare la carriera di uno-due anni. Con Sarri dovrà tornare a giocare da ala, all’occorrenza da falso nueve nel 4-3-3. Mau lo vede a destra, così lo faceva giocare spesso, con Zaccagni o Felipe Anderson a sinistra. A destra può alternarsi con Isaksen, non essendoci più Tchaouna. A sinistra può alternarsi con Zaccagni, soprattutto se Noslin partirà.

Pedro promuove Mourinho e Sarri

L’ultimo Pedro è stato il Pedro che non ti aspetti: esplosivo, irresistibile, artigliere, colpi detonanti e fantasie ricamate. «Pedro è un giocatore fenomenale, quando ha queste serate, queste partite, può cambiare tutto», diceva Sarri di lui dopo gli exploit dei primi anni. Pedrito invece poco tempo fa ha fatto le pagelle agli allenatori-guru che lo hanno guidato: «Pep Guardiola e Luis Enrique sono simili e diversi. In termini di mentalità per Mourinho esiste solo la vittoria. Del Bosque e Hiddink invece sono fantastici con i giocatori. Dal punto di vista umano, Sarri è eccellente, parla molto. Ma quando una partita non va bene, è tutta un’altra storia. Per alcuni infatti è complicato». Sarri quanto vorrebbe ritrovare il Pedro dell’anno scorso, lo aiuterebbe ad affrontare quest’emergenza. Compirà 38 anni il 28 luglio. Da ala dovrà correre di più. Ma la vera fatica è invecchiare. 

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi