Rischiava di andarsene o di diventare un caso. Invece no. Romagnoli resta, legato alla Lazio come e più di prima. Sarri lo ha blindato e confermato. È uno dei fedelissimi interpreti del suo credo, il leader della difesa. Lo aveva voluto e preteso nel 2022, quando si trattava di rimpiazzare il dissidente Acerbi. Lo ha messo in cima alla lista degli incedibili appena è stato contattato da Lotito e Fabiani per tornare a Formello. Il diesse stava già scongelando e lavorando di diplomazia con i suoi agenti per allentare le tensioni invernali che facevano presagire il possibile divorzio. La storia, ormai conosciuta, appartiene a premi e bonus promessi all’epoca della firma con la Lazio (Alessio arrivava da svincolato e da capitano uscente del Milan) e mai riconosciuti. Le parti, dopo tanta attesa e qualche contrasto tenuto sotto traccia, avevano convenuto di riparlarne all’inizio del ritiro.
Lazio-Romagnoli, la situazione per il rinnovo
Serviranno pazienza e disponibilità, non è questo il momento delle trattative. Lotito dovrebbe tornare nel weekend a Formello per salutare la squadra. Entro il 30 settembre la società dovrà impegnarsi a riequilibrare il rapporto tra “costo del lavoro allargato” e ricavi, portandolo al di sotto della soglia dell’80 per cento. Il blocco del mercato impone cautela, ma non impedisce alla dirigenza di prolungare i contratti con decorrenza primo luglio 2026 o impostare ragionamenti su eventuali rinnovi proiettati verso il futuro. La congiuntura è delicata, Sarri può impostare e programmare il prossimo biennio. Ci sono una quindicina di giocatori in scadenza entro il 2027. Romagnoli è tra questi e disponibile a ragionare sul prolungamento, come faranno i suoi agenti al momento giusto, dopo l’estate o nei mesi successivi. Il tempo arriverà e forse adesso è opportuno attendere. La Lazio ha bisogno di uscire dal tunnel e di affrontare il girone d’andata, ricreando condizioni e prospettive attraverso buoni risultati. Le divergenze si possono appianare e molto era già stato fatto tra la fine di aprile e maggio. Alessio, nato laziale, sta bene a Formello e intende proseguire, oltre la naturale scadenza, ovviamente mettendo a posto alcune cose che la società si è impegnata ad affrontare.