Non si è ancora al momento del faccia a faccia, ma la versione a muso duro di Ardon Jashari campeggia già nel centro di allenamento del Bruges. Lo svizzero rimarrà lì ad allenarsi da solo per i prossimi quattro giorni con tutto il resto della squadra che, nella giornata di ieri, è partito per la Scozia. Salterà, dunque, l’amichevole di domani contro i Rangers di Glasgow: non una scelta inaspettata, dato che, a differenza di gran parte dei suoi compagni, ha solo pochissime ore di allenamento nelle gambe post ferie estive, ma sicuramente una decisione indicativa di quella che è la sua ferma volontà.
La volontà di Jashari: vuole partire
Jashari vuole trasferirsi al Milan. Lo ha fatto capire con le buone ai dirigenti belgi tramite il suo entourage: già nelle scorse settimane, l’agente del ragazzo ha spiegato ai due management in causa il desiderio di lasciare il Belgio per tentare la grande esperienza in Italia e tra le gloriose mura di San Siro. E non è escluso che, se le cose non dovessero andare come preferisce, nel giro di qualche giorno si provi anche a far svoltare la situazione con le cosiddette ‘cattive’: la professionalità dello svizzero gli impone di allenarsi col dress-code nerazzurro come contratto comanda, ma di giocare controvoglia con il Milan che chiama, beh, non se ne parla. Sarebbe meglio per tutti, sia per il ragazzo che per il Bruges stesso. I belgi, negli ultimi giorni, hanno già salutato due talenti della rosa: Maxime De Cuyper, terzino sinistro, e Chemsdine Talbi, attaccante esterno, si sono trasferiti rispettivamente al Brighton e al Sunderland per pacchetti complessivi da oltre 20 milioni di euro. Seguendo questa linea, anche la resistenza su Jashari è destinata a cadere: se l’offerta del Milan da 37 milioni di euro comprensiva di 5 milioni di euro di bonus basterà, lo si capirà tra domani e martedì quando è attesa la risposta definitiva.
Leao resta e c'è un sogno in attacco
Il no definitivo è arrivato, invece, per Rafael Leao al Bayern Monaco. Lo ha decretato il presidente onorario dei bavaresi Uli Hoeness: «Leao? No, no, no. Max Everl (ds Bayern, ndr) mi ha detto di aver avuto dei colloqui, ma non sono stati fruttuosi e non è mai stato un argomento in fase avanzata». Non una sorpresa. Il Bayern Monaco ha sondato Leao, ma la risposta del Milan è stata sempre oltre le tre cifre e, soprattutto, è stata accompagnata dalla voce di Massimiliano Allegri, molto chiara nell’esprimere al 10 portoghese la sua centralità e la sua importanza nel progetto rossonero. Leao, dunque, resterà al Milan, con l’ambizione di maturare definitivamente con il livornese in panchina. In attacco, però, qualcosa cambierà. Si aggiungeranno uomini. Il grande obiettivo è sempre la prima punta, da affiancare a Santiago Gimenez in modo da creagli sana concorrenza e un’alternativa tattica utile per i piani di Allegri. In questo periodo, Igli Tare sta vagliando tutta una serie di nomi, consapevole che, molto probabilmente, l’occasione giusta arriverà a mercato inoltrato. Si potrebbe chissà aprire una chance per Serhou Guirassy, attaccante per il quale il Borussia Dortmund chiede 70 milioni di euro. Resta vivo il nome di Aleksandar Mitrovic, 30enne dell’Al-Hilal, dai costi del cartellino decisamente inferiori.