NAPOLI - Forse, è una questione di testa o magari è pure una di cuore: però succede ancora, e di nuovo, che all’ultimo miglio, o giù di lì, il Napoli sparisca da se stesso. Capitano (quasi) sempre le stesse cose e però adesso, quando un anno sta per finire - con 50 milioni che sembra stiano in tasca e vanno depositati in fretta in banca - qualcosa di nuovo s’intravede nell’orizzonte torbido di un’estate che sembra già rovente: si è chiuso un ciclo, piaccia o no, e tra contratti che scadono ed epoche che stanno evaporando, si è dinnanzi all’anno zero, quello nel quale, piaccia o no, bisognerà rifondare. Dal «cassetto fiscale», usciranno Lorenzo Insigne e un bel po’ di amici che hanno segnato quest’epoca, perché quando il pallone smetterà di rotolare verrà pure il momento di congedarsi per Ghoulam, per Malcuit, probabilmente per Ospina e chissà se anche per Mertens, per il quale c’è stata un’apertura del Napoli: e visto che dal bilancio, a dicembre, è già stato spazzato via l’ingaggio di Kostas Manolas, dentro quel capitolo che si chiama monte-ingaggi c’è un bel risparmio.
Napoli, tutti i dettagli su Kvara e Olivera
Il Napoli si è portato avanti, ha coperto la fascia sinistra, quella che verrà liberata dall’addio del capitano, con Khvicha Kvaratskhelia, un 21enne per il quale tifosi e titolisti dei giornali dovranno pur inventarsi un diminutivo (Kvara): l’affare è fatto, manca dell’ufficialità perché proprio non si può, ma tra Adl e la Dinamo Batumi non c’è stata solo una semplice stretta di mano. L’esterno, che si è già sottoposto alle visite mediche, costerà una cifra prossima ai dieci milioni di euro (con un milione di bonus), guadagnerà un milione e mezzo per il prossimo quinquennio e tenterà di conquistare Napoli con il suo «tiraggiro». Poi c’è anche Mathias Olivera del Getafe, 24 anni, uruguaiano che va a colmare quel vuoto ormai insostenibile della fascia sinistra: il carteggio ha semplicemente bisogno delle firme ma la definizione viene ritenuta certificata da tutto ciò che il Napoli e la società spagnola si sono detti.
La lista del Napoli: ci sono Traore e Barak
È impossibile intrufolarsi nel futuro, per capire cosa sarà di Fabian Ruiz o di Koulibaly o di Meret, che tra un anno e qualche mese - giugno 2023 - si ritroveranno (si ritroverebbero) svincolati. Ma l’uomo dei sogni, per chiunque, rimane Victor Osimhen, che in Inghilterra affascina il Manchester United, l’Arsenal e il Newcastle: un’offerta di cento milioni è già arrivata a gennaio, una sensibilmente superiore farebbe vacillare e forse crollare qualsiasi resistenza. Per guardare lontano, e per dare una sforbiciata anche ai costi, il Napoli cerca talenti di prospettiva e anche di peso: nell’elenco, che per chiunque è nutrito, ci sono Traore del Sassuolo e Barak del Verona, il genoano Cambiaso e l’empolese Asllani, ma l’orientamento in casi del genere, arriverà innanzitutto dalle cessioni.
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