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Napoli su Djalò e Bamba: si cerca un bis alla Osimhen

Il portoghese ha giocato nel Milan, il francese è un esterno veloce ed esplosivo

NAPOLI - Il Lilla, Osimhen, anzi la Francia: se dentro un’amichevole c’è un viaggio a ritroso, ce ne può essere pure un altro nel futuro. Immaginifico o anche no, perché ciò ch’è scritto nelle stelle (del mercato) non si può decodificare. Il lavoro, a volte, bisogna portarselo avanti: a gennaio, dovendo intervenire, il Napoli prenderà Bereszynski (30), esterno basso di destra che rimarrà in prestito per sei mesi - poi si vedrà - e sarà utile per fronteggiare il tour de force, lasciando a Zanoli la possibilità di crescere alla Sampdoria. E poi, visto che Contini ha necessità di rientrare, spalancherà le porte al suo estremo difensore, sistemandolo alle spalle di Meret e di Sirigu. In teoria, non dovrebbe accadere altro, ma questo lo deciderà Demme, che ha estimatori sparsi ovunque, la Salernitana su chiunque, e dunque detterà l’agenda: ma nel caso il centrocampista vada via, difficile che il Napoli intervenga; con Gaetano è in atto un processo di evoluzione, di trasformazione, e quella di modificare la natura stessa del trequartista è una tentazione che Spalletti insegue.

Occhio al Lilla

Ma il Lilla è stata, e spesso, attrazione fatale di Cristiano Giuntoli, il diesse, e di Maurizio Micheli, il capo dell’area scouting: il tempo non mitiga certi richiami e in quest’ora e mezza che somiglia tanto ad un test in laboratorio, ci sarà modo per dare un’occhiata da vicino a talenti eventualmente da adagiare almeno nel data base di Castel Volturno. In estate, il Napoli potrebbe avere la necessità di dotarsi di un centrale difensivo: Juan Jesus avrà a giugno 32 anni (non tanti, né pochi) e un contratto in scadenza. E il quartetto di centrali andrà - andrebbe - dunque integrato. Nel Lilla c’è Tiago Djalò (23 ad aprile), portoghese che è cresciuto allo Sporting Lisbona, è passato dalla Primavera del Milan, e poi è finito in Francia nella trattativa Leao: la fisicità è rassicurante e i margini di miglioramento sembrano garantiti non solo dalla questione anagrafica. Ma gli investimenti in prospettiva a De Laurentiis sono piaciuti e sull’agenda di Giuntoli c’è Djalò. Che non è solo, ovviamente. Perché la prudenza induce a progettare anche altrove, ad esempio in attacco, con la batteria degli esterni che comprende Lozano e un accordo che evaporerà nel 2024: meglio giocare d’anticipo, e guardarsi intorno, e sempre nel Lilla, ma sarà un caso, c’è Jonathan Bamba (27 a marzo), francese originario della Costa d’Avorio, uno che sa stare a sinistra e anche a destra, che è esplosivo, rapido e anche veloce, una scheggia, ed ha soltanto una controindicazione tutt'altro che irrilevante: un valore già elevatissimo, non inferiore ai venti milioni di euro. Non poco, a pensarci bene.

Un ponte

Il Napoli non ha esigenze immediate, ha appena attuato la sua rivoluzione, ha cambiato - tanto - a giugno e però non si ferma, chiaramente, perché ci sono necessità cicliche: nella sfida con il Lilla (al «Maradona», alle 20, su Sky pay per view e su Dazn) c’è André Gomes, che Giuntoli aveva praticamente acquistato nel 2016, e a sinistra, da fluidificante, ci gioca Gudmundsson (24 ad aprile), che invece finì nel taccuino poco prima che spuntasse Olivera: giocava nel Groningen e anche in Olanda il Napoli spesso ha messo tende. La chiamano amichevole, ma sotto sotto può sempre nascondersi altro. Conviene non dimenticare che da Lilla è arrivato Osimhen: i rapporti sono stati costruiti tre anni fa. 

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