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Napoli, tsunami di mercato: da Itakura a Fofana, sarà la rivoluzione d'inverno

Difesa: contatti per il giapponese, Dragusin e Demiral. L’ivoriano dell’Al-Nassr, Soumaré e Hojbjerg nella lista del centrocampo. Idea Samardzic per il dopo Zielinski

La situazione dev’essere grave, non solo seria, se all’improvviso, e senza neppure la necessità di darsi di gomito, il Napoli s’è guardato dentro, poi pure in faccia e s’è dato una mossa: e non è certo (solo) per i diciassette punti che mancano rispetto a un anno fa, o che sarebbero poi gli stessi che separano dall’Inter, ma quei quattro che valgono la Champions vanno in qualche modo azzerati, affinché ci sia un domani. E pare tutto terribilmente surreale, adesso, starsene dinnanzi al focolare domestico a chiedersi dove siano gli errori, come e perché siano stati commessi, e quale perversa interpretazione del Progetto abbia sfregiato la Grande Bellezza: ma non c’è tempo da perdere, avendone buttato via già troppo. È una rivoluzione rumorosa, se ne avverte l’eco nei corridoi virtuali del mercato, se ne coglie l’impazienza negli sguardi disperati di De Laurentiis, che s’è spinto oltre, ha avocato a sé ogni ruolo e qualsiasi responsabilità ed ora tenta di risistemare non solo il Napoli ma anche il futuro.

All-In

Ci sono tre caselle - forse quattro - da occupare, evitando di aggrovigliarsi ancora con scelte e decisioni che sfiorino l’azzardo: al Napoli serve un sostituto (un altro, a distanza di dodici mesi) del capitano, Di Lorenzo, avendo deciso di nuovo di concedere a Zanoli il minutaggio che tra Garcia e Mazzarri non ha trovato: Pasquale Mazzocchi (28 anni) è la trattativa con la Salernitana; Davide Faraoni (32 anni) l’alternativa pronta con il Verona. E poi è necessario un centrale difensivo e non solo perché Natan, infortunato, rimarrà decorazione per un paio di mesi; e a scalare sarà indispensabile un centrocampista, magari due, per affrontare l’emergenza che s’è aperta con la cessione di Elmas al Lipsia e con la partenza di Anguissa per la Coppa d’Africa. All-in.

Arrivano gli arabi (1)

La cessione di Kim ha richiesto una fatica enorme e dopo aver saccheggiato il data base di Castel Volturno, nel quale c’erano le relazioni di Kilman, Danso e Le Normand, Maurizio Micheli è arrivato sino in Brasile per scommettere su Natan Bernardo de Souza: esperimento perlomeno rinviato, aspettandone i progressi, ma Mazzarri, che ora deve pure aggiungere qualcosa di suo ad un Napoli che gli appartiene da oltre un mese e mezzo, ha invocato un riferimento autorevole (e veloce) là dietro. La prima ipotesi, già lusingata a luglio, è Merih Demiral, turco (25 anni) che l’Atalanta ha ceduto ad agosto all’Al-Ahli per una ventina di milioni: il Napoli - consapevole delle difficoltà - prova a strappare un prestito con diritto di riscatto, però intanto continua a dare un’occhiata in giro o tra gli appunti del passato. Ko Itakura (26 anni, 27 il 27 gennaio), giapponese del Borussia Mönchengladbach, ha problemi fisici dai quali sta uscendo, ha anche una clausola - giugno 2024 - da dodici milioni di euro: al Napoli è sempre piaciuto e per rompere gli indugi, senza aspettare, a Castel Volturno sarebbero pure propensi ad un sacrificio, se in Germania vogliono, versando subito una quindicina di milioni. Nella short list è finito anche Radu Dragusin (21 anni), rumeno del Genoa, la sorpresa (annunciata) di questa stagione: ma cosa, eccome, la richiesta di 25 milioni ha spaventato Adl. Una voce dalla Repubblica Ceca: piace Martin Vitik (20 anni), gigante dello Sparta Praga.

Arrivano gli arabi (2)

I problemi sono vari, e chi l’avrebbe detto dopo aver assistito ad uno spettacolo a cielo aperto che ha riscritto la Storia, e il Napoli ha deciso di mettere mano ovunque, quasi come se lo scudetto non fosse esistito: Elmas è già al Lipsia e bisogna riequilibrare l’organico, non solo numericamente, con fisicità, tecnica e personalità che colmino il vuoto lasciato da un interno che da “dodicesimo” ha segnato sei gol nell’anno del trionfo. Seko Fofana (28 anni) è un francese naturalizzato ivoriano, gioca in Arabia, all’Al-Nassr, dopo essere stato in Francia al Lens e, soprattutto, dopo aver conosciuto l’Italia, nei suoi quattro anni all’Udinese: è uomo di corsa, di strappi, di contenimento, ma pure stavolta la vicenda è laboriosa. Come quella relativa a Boubakary Soumaré (24 anni), proprietà Leicester ma in prestito al Siviglia. Sembra lo sia un po’ meno, in questo momento, per arrivare al danese Pierre-Emile Hojbjerg (28 anni): il Tottenham s’è deciso a dialogare, andranno verificate le basi. E poi al Napoli converrà pure industriarsi per l’anno che verrà, quello che dovrà vivere senza Piotr Zielinski, tra cinque giorni uomo libero di accordarsi con chi ne riconosca il valore e ne assecondi le legittime richieste: per la successione, tutte le strade (ri)conducono a Udine e a Lazar Samardzic (21 anni), talento da modellare e fantasia in abbondanza che al Napoli serve. Ovunque. Perché la situazione pare grave e pure seria.

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