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Napoli, ci siamo: Osimhen-Lukaku, staffetta vicina

Trattativa con il Psg per l'attaccante nigeriano. L'ex punta della Roma vuole ritrovare Conte: con il Chelsea c'è l'accordo

DIMARO FOLGARIDA (Trento)Victor Osimhen è tornato in campo: dopo una giornata trascorsa tra terapie e lavoro differenziato, ieri mattina ha collezionato un po' di chilometri di corsa insieme con tutti i compagni, 40-45 minute di ripetute, e poi nel pomeriggio ha saltato l'amichevole con l'Anaune Val di Non. Non è al meglio, le spie dell'infortunio alla caviglia sinistra che l'ha costretto a saltare le due gare di qualificazione mondiale con la Nigeria ogni tanto tornano ad accendersi, a intermittenza, e così a trionfare per il momento è la cautela. Si procede a piccoli passi. In parallelo con la trattativa che dovrebbe portarlo al Paris Saint-Germain: Napoli e Psg continuano a dialogare, provando a ridurre le distanze e a costruire il ponte tra il giocatore e la clausola rescissoria da 130 milioni inserita nel suo contratto. Un muro dorato. Un muro che Nasser Al-Khelaifi vorrebbe scalfire e che Aurelio De Laurentiis continua a difendere: il club azzurro è consapevole del fatto che i parigini non hanno alcuna voglia di liberare Osi versando l'intero importo dell'escape, e così pur aprendo all'opportunità di ascoltare offerte inferiori non scarta l'ipotesi di chiudere a cifre troppo lontane dai parametri stabiliti a dicembre 2023, in sede di rinnovo. In un solo concetto: se sarà, come sperano tutte le parti in causa, sarà un'operazione da oltre 100 milioni di euro. Dal duecentello al centello (e rotti) è un attimo. In buona parte destinato all'acquisto di Romelu Lukaku dal Chelsea: via un 9, eccone un altro.  

Il grande rifiuto

Il ds Manna e il ds dei francesi Campos sono costantemente in contatto. Tra loro e con l'agente di Osimhen, Roberto Calenda, segnalato proprio a Parigi nelle scorse ore: sono questi, i lati del triangolo all'opera per trasformare la storia in un pentagono con la stretta di mano (ideale) tra Adl e Nasser. In passato già partner di grandi affari per ben tre volte: il Pocho Lavezzi, il Matador Cavani, Fabian Ruiz alla vigilia della stagione dello scudetto. Una specie di tradizione, un filo diretto riannodato dopo l'interruzione di un anno o giù di lì, da un giugno all'altro: il Psg aveva già provato a prendere Osimhen un'estate fa con un'offerta da 150 milioni e poi di recente ha compiuto un tentativo per Kvara da solo (110 milioni) e in coppia con Osi (200). Risposte di De Laurentiis: tre no in fila. O meglio: Kvaratskhelia non si tocca e non si toccherà, mentre per il centravanti è tutto aperto. Ma alle condizioni del Napoli. 

Contropartite cash

Campos, che conosce Victor sin dai tempi del Lilla e lo adora, sta giocando su due tavoli. Il primo in casa: per creare lo spazio giusto al suo pupillo, infatti, deve cedere Kolo Muani. Il secondo, invece, è azzurro: per limare il prezzo sta proponendo contropartite tecniche. Nell'ordine: il centrocampista spagnolo Soler e l'esterno destro francese Mukiele, ma non convincono. Al Napoli, invece, piacciono il trequartista coreano Kang-in Lee, ma il Psg non lo cede; e il centrocampista uruguaiano Ugarte, che però pare sia promesso allo United. Bisogna ragionare cash, insomma. 

Qui Londra

Lukaku, nel frattempo, è in vacanza. In attesa, interessatissimo agli sviluppi della vicenda: appena Osi andrà via, è destinato a ritrovare Conte dopo i fasti e i gol del biennio vincente all'Inter. Non vede l'ora, Rom: per il momento non valuta altre offerte, ha fatto la sua scelta. Il Napoli, tra l'altro, ha già abbozzato l'accordo con il Chelsea: si tratta sui 25 milioni più bonus, nonostante nel contratto del centravanti belga ci sia una clausola da 37,5 milioni di sterline (44 milioni di euro circa). 

 

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