NAPOLI - Il primo passo l’ha fatto Osi, il secondo dovrà farlo il Galatasaray. Le mani dei turchi s’intrecciano con quelle di Victor Osimhen per provare a sciogliere il nodo del futuro. E dunque della clausola rescissoria, giunta ormai a un passo dalla deadline: scadrà giovedì, e ciò significa che tra quarantotto ore aumenterà il potere contrattuale di De Laurentiis. Osi, nel frattempo, durante il weekend ha comunicato l’intenzione di proseguire la storia d’amore e di gol con il Gala nata all’improvviso un settembre fa e il Napoli, dopo aver recepito la sua volontà, s’è limitato a ribadire di non considerare sconti: sarà ceduto soltanto per i 75 milioni di euro dell’escape. Semplice, legittima pretesa del Napoli, legato al giocatore fino al 2026 (ingaggio da 12 milioni) e titolare di un’opzione unilaterale di rinnovo fino al 2027: con i prezzi che circolano sul mercato, sembra un vero affare assicurarsi a queste cifre uno dei centravanti della Top 5 mondiale (ognuno deciderà la casella di appartenenza).
Respinta l'offerta della Juventus
In Turchia la storia è esplosa, Osi è il re di Galata, e gradualmente sono venuti fuori una serie di dettagli: Victor non ha mai disdetto il contratto d’affitto della sua casa di Istanbul; ha l’accordo per un ingaggio da 16 milioni più un contratto pubblicitario (dicono da 10 milioni); e poi il rifiuto alle proposte di United e Juve, dopo quello all’Al-Hilal. Il Napoli, dal canto suo, aveva già rispedito al mittente un’offerta della Juve per Osimhen, ovviamente superiore alla clausola che è valida esclusivamente all’estero: 80 milioni più 5 di bonus firmata prima della fine del campionato dall’ex dt Giuntoli all’ad azzurro Chiavelli. La Juve è rimasta interessata e ha studiato un piano nell’ombra anche nelle settimane a seguire ma Osi, 26 anni, non ha valore in Italia secondo il club di Adl: 90, 100 milioni o chissà quanto. Niente da fare: si cede all’estero. E comunque al momento il problema l’ha risolto Victor, almeno a metà: ha scelto il Galatasaray.
La trattativa in corso
Ora, dicevamo, il Gala dovrà trovare la quadra: finora si è spinto a offrire prima 50 e poi 60 milioni. De Laurentiis ha risposto no e no, grazie. E così, nel caso in cui non ci saranno accelerate nei pressi del raduno della prossima settimana, Osi sarà ovviamente convocato. Sullo sfondo, chiuso il Mondiale, resta ancora l’Al-Hilal, l’unico club pronto a pagare la clausola: prima del Mondiale per club aveva provato a ottenere uno sconticino ma poi, davanti alla fermezza del Napoli, s’era rassegnato a versare i 75 milioni arrivando a un passo dallo scambio dei documenti; salvo poi scontrarsi con il gran rifiuto di Osimhen all’offerta da 40 milioni a stagione per tre anni, con l’opzione sul quarto. Un muro.
La volontà di Osimhen
Una scelta di vita veicolata anche da un giornalista nigeriano amico del giocatore via X, Buchi Laba: "Victor Osimhen rifiuta ufficialmente l’offerta dell’Al-Hilal per la quinta volta. Ha deciso di non trasferirsi lì, a prescindere dalla cifra offerta. Caso chiuso. La priorità è restare in Europa, con un top club italiano molto interessato e altri club europei. Si prenderà il suo tempo", scrisse. Era l’8 giugno e mister Laba, all’epoca, era in vacanza proprio con Victor a Istanbul, come da testimonianze social: insomma, una sorta di ghost writer. Dall’epoca, poi, silenzio: Osi è volato a casa, a Lagos, in Nigeria, e come tradizione ha staccato il segnale con il mondo, dedicandosi ai suoi amici e alla sua famiglia. Le questioni lavorative? Rimesse all’avvocato svizzero Gianpaolo Monteneri, l’uomo che da qualche mese ne cura gli interessi legali, e a uno dei suoi fratelli. Ieri, però, mister Buchi Laba è tornato a esprimersi a mezzo social nelle vesti di giornalista: "Victor Osimhen dice di sì al Galatasaray e vuole continuare con la squadra turca. Vuole andarsene dal Napoli. Galatasaray e Napoli sono attualmente in trattativa per il pagamento della clausola rescissoria". Sembra sempre molto, molto informato sulle intenzioni del suo amico.