Leonardo DiCaprio, versione lupo di Wall Street, diceva sempre ai suoi manager: «Non accettate un no come risposta». Il Galatasaray ci ha provato, sì, ma poi s’è piegato alle richieste del Napoli. Risposta esatta: per avere Victor Osimhen pagherà i 75 milioni della clausola rescissoria inserita nel contratto del giocatore con il Napoli fino al 2026, in scadenza domani. Ormai ci siamo, è la stretta finale: le due società devono accordarsi sulle modalità di pagamento, la proposta è quinquennale. Decisivo il blitz di ieri a Milano del responsabile del mercato del Gala, il vicepresidente Abdullah Kavukçu, atterrato in prima serata per definire innanzitutto la vicenda Osi e poi per dedicarsi all’operazione Calhanoglu con l’Inter e alla risoluzione del prestito di Morata con il Milan. Ma questa è un’altra storia.
Il Galatasaray cede alle richieste del Napoli: 75 milioni per Osimhen
Il viaggio in Italia è stato preceduto da un altro contatto con il Napoli per organizzare un incontro immediato. Oggi, subito: con il ds Manna e George Gardi, l’intermediario della trattativa che aveva già operato in occasione del prestito di Victor a settembre 2024. Il Galatasaray, però, era stato avvertito: inutile incontrarsi senza l’intenzione di soddisfare la pretesa del Napoli. Irremovibile, legittimamente fermo nella sua posizione: 75 milioni, un affare per un centravanti di questo calibro considerando i prezzi del menù di questo mercato, o niente da fare. Tra l’altro, il rifiuto alle due precedenti offerte era stato senza appello: De Laurentiis aveva declinato sia una proposta da 50 milioni sia la seconda da 60 più 15 sulla futura rivendita, pagabili in sei anni. Impossibile accettare, dal suo punto di vista. E una sola strada davanti: accendere la clausola e coprire l’intero importo. Punto. E in serata è partita la pec del Gala: una manifestazione formale di intenti.