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Lucca, ultimatum al Napoli: l'affondo in 48 ore oppure spazio a Milan e Atalanta

Priorità a De Laurentiis anche dall’Udinese, continua il duello con Nuñez: la punta della Nazionale vuole Conte ma non aspetterà a lungo

In questo gioco d’attacco di attesa e pazienza, tali da trasformare la trattativa tra Napoli e Galatasaray in una partita a scacchi infinita, c’è anche chi comincia a manifestare una certa fretta. Tipo Lorenzo Lucca. Nulla di irrispettoso, ci mancherebbe, piuttosto la legittima esigenza di capire come, quando e soprattutto dove. Dove giocherà, certo: in questo momento l’attaccante della Nazionale è in ritiro con l’Udinese, ma il suo nome riempie pagine e soprattutto pensieri di club pronti a puntare su di lui in vista della prossima stagione. Nell’ordine: il Napoli, titolare di una sorta di diritto di prelazione riconosciuto dal giocatore e dai Pozzo per essersi mosso in largo o anche larghissimo anticipo, considerando che Manna lo ha seriamente puntato esattamente un’estate fa, salvo poi rimandare l’affondo di dodici mesi; e a seguire, in ordine sparso e senza attribuire in vantaggio nella griglia, è venuta fuori l’Atalanta dopo la migrazione di Retegui verso l’Arabia e la Saudi; e s’è presentato anche il Milan, a caccia di una torre e di una punta in grado di trasformare le occasioni in gol.  

Lucca, ultimatum al Napoli: 48 ore per l'affondo

La sintesi di Lucca, praticamente, 201 centimetri di altezza e 12 reti nell’ultimo campionato: tanto lavoro, colpi pesanti per la serenità dell’Udinese, finalizzazioni difficilmente banali a testimoniare la qualità della stoffa. Conseguenze: la convocazione di Spalletti in Nazionale e attenzioni prestigiose. In testa quella dei campioni d’Italia. Tutto molto bello, ma anche molto chiaro: la priorità riconosciuta al Napoli non durerà a lungo, facciamo anche un paio di giorni. Sì, Lucca sta aspettando il Napoli ma lo farà per quarantotto ore ancora in maniera così convinta, in modo da capire se l’accelerazione degli ultimi giorni si trasformerà in un affondo decisivo. Altrimenti, va da sé, comincerà a considerare seriamente anche le altre offerte. Dove, come, quando: legittime curiosità, vero? Il Napoli, dicevamo, ha aumentato la frequenza dei colloqui con l’Udinese negli ultimi giorni; specialmente dopo l’irruzione della Dea sulla scena: De Laurentiis e Pozzo, legati da antica amicizia, hanno parlato e ribadito quella sorta di prelazione su Lucca. Si ragiona sui 35 milioni bonus compresi. Ma l’inizio della settimana che partirà domani con il ritorno del traffico sulle strade di mercato city sarà fondamentale per capire se il Napoli punterà definitivamente su un attaccante specifico. Il bivio è sempre il solito.  

Napoli, il sogno resta Nunez

La primavera è stata inaugurata da un dualismo, diciamo un duello virtuale che resiste nonostante tutto: oltre a Lucca, infatti, sul podio della lista degli attaccanti c’è anche Darwin Nuñez. Due anni più di Lucca (26 contro 24), qualche gol in meno nell’ultima e tribolata stagione con il Liverpool in Premier (5 contro 12) ma anche uno spessore internazionale più consistente per forza di cose, tra la Celeste e stagioni di Champions. Al Napoli piace molto, tant’è che anche De Laurentiis ha incontrato Ramadani, l’intermediario della trattativa, e l’ultimo contatto diretto di Manna con Fali è andato in scena a Milano in settimana. Il problema è che non c’è accordo con i Reds: richiesta 60 milioni di euro, offerta 50 più 5; e c’è ancora un po’ di distanza con Darwin sull’ingaggio: richiesta 6, offerta 5. Il Napoli avrebbe due strade: sprint e chiusura accettando le richieste di tutti; trattativa a oltranza. Ma i tempi sono stretti, considerando che da giovedì la squadra lavorerà a Dimaro, e i rischi notevoli. 

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