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Dybala alla Roma: da Boniek ad Hassler, gli ex Juve diventati giallorossi

Nella lista ci sono anche Brighi e Perrotta. Il numero 10 argentino è però forse il colpo più clamoroso insieme al polacco

Sono di più i giocatori della Roma che si sono trasferiti a Torino, sponda Juve, ma non mancano personaggi illustri che hanno fatto il percorso inverso e che nella capitale vengono ricordati con piacere. Insomma, Dybala non è una primizia, ma probabilmente è il trasferimento più clamoroso, insieme a quello di Zibì Boniek negli anni '80. Vediamo un poker di giocatori che dopo il bianconero hanno vestito il giallorosso.

Boniek: il 'Bello di notte' sfiora lo scudetto con la Roma

Dopo aver vinto tutto con la Juve tra il 1982 e il 1985, il 'Bello di notte' (definizione dell'Avvocato Agnelli), ossia Zibì Boniek, si trasferisce per tre miliardi alla Roma. E per poco non fa uno scherzetto ai suoi ex compagni di squadra in maglia bianconera. Ricordate la rincorsa dei capitolini nella stagione 1985/86? Recuperarono nove punti alla Juve capolista, prima di cedere clamorosamente in casa con il già retrocesso Lecce (2-3). Boniek, da attaccante esterno, a Roma si trasformerà prima in centrocampista e poi addirittura in libero.

Hassler: un tedesco nella capitale, e Totti...

Un altro giocatore che scese da Torino a Roma fu il tedesco Thomas Hassler. Arriva alla Juve da campione del mondo nel 1990-1991, quando in bianconero si rivoluzionano dirigenti e giocatori. In bianconero rimane una stagione soltanto prima di andare in giallorosso, facendo registrare una plusvalenza di un miliardo di vecchie lire. Resta alla Roma tre anni e c'è un aneddoto curioso: un certo Francesco Totti, allora ragazzino, gli si avvicinò dopo un allenamento chiedendogli di calciare insieme a lui le punizioni.

Perrotta: meteora Juve, goleador Roma. E campione del mondo

Simone Perrotta è stata poco più di una meteora nella Juve, esplodendo poi nella Roma. Arriva in bianconero, dal Bari, nel 1998 disputando 15 partite e segnando un gol. In giallorosso arriva nel 2004 e, sotto Spalletti, diventa goleador con i suoi inserimenti sotto porta. Marcello Lippi lo convoca per la campagna di Germania e, nel 2006. diventa campione del mondo con l'Italia.

Brighi: tanti prestiti, poca gloria a Torino e a Roma

Matteo Brighi esordisce nella Juve a 19 anni contro il Napoli. Promette bene, ma gioca appena 12 partite. Dopo alcuni prestiti, i bianconeri lo cedono a titolo definitivo alla Roma nell'ambito dell'operazione che porta Emerson a Torino. Viene ancora girato in prestito al Chievo prima di rientrare alla base nel 2007 in maniera stabile. Non ha però lasciato molte tracce.

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