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Bove e Volpato, futuro nelle mani di Mourinho

Il centrocampista è chiuso: piace a Spezia, Salernitana, Sassuolo, Cremona e Lecce. Ma va se gioca. Emiliani anche sull’australiano con il Monza: lui dovrebbe restare

ROMALultima parola spetterà a José Mourinho perché è chiaro che le decisioni tecniche sono di competenza, prima di tutto, dell’allenatore. Ma è altrettanto chiaro che, sia per quanto riguarda Edoardo Bove sia per quanto riguarda Cristian Volpato, sarà determinante anche il pensiero della società e dei ragazzi. Sono tra i giovani più interessanti della prima squadra e sono quelli che hanno più mercato, ma le loro strade possono essere, al massimo, parallele. Perché Volpato si sta affacciando quest’anno, con continuità, in prima squadra mentre Bove è già alla seconda stagione ed è logico che voglia giocare di più.  

Tante offerte

Il ragazzo, vent’anni, è molto intelligente e sa che lavorare ogni giorno con Mourinho ti può arricchire indipendentemente dai minuti che metti nelle gambe. Ma sa pure che alla sua età ha bisogno di giocare e crescere. Tatticamente, fisicamente e mentalmente. Per questo l’idea di un addio - che poi sarebbe un arrivederci - a gennaio non è campata in aria. Bove ha offerte da Sassuolo, Spezia, Cremonese, Lecce e Salernitana ma andar via sei mesi, senza essere sicuro di poter trovare continuità, avrebbe poco senso. Meglio fare un discorso più ampio, che poi è quello che farà il suo agente, Tavano, con Tiago Pinto: il centrocampista può essere ceduto a titolo definitivo per una cifra importante, altrimenti la soluzione che piace di più a tutti è quella di un prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Tra l’altro, il gm portoghese ha dimostrato di non amare le cessioni secche dei giovani: la scuola Benfica, e la sua formazione professionale, quasi gli impongono di mantenere, anche con una percentuale sulla futura rivendita, una sorta di controllo sui ragazzi che vanno via.  

Da Roma a Sidney

Discorso diverso per quando riguarda Volpato: l’italo-australiano è tornato a casa sua, a Sidney, per le vacanze e sta facendo il pieno di affetto tra famiglia e amici. Anche lui ha parecchie offerte (il Sassuolo su tutti, piace anche al Monza), ma la Roma, almeno fino a giugno, sembra intenzionata a non farlo muovere. Bove ha davanti Matic, Cristante, Camara e sa che con Wijanldum che tornerà e Tahirovic che piace a Mourinho lo spazio potrebbe ridursi ulteriormente (10 le presenze finora per un totale di 115’). Volpato, invece, è un valore aggiunto in una squadra che fatica ad essere pericolosa davanti. Va disciplinato, e tanto, tatticamente, ha giocato meno volte di Bove (9) ma i minuti sono stati molti di più: 449. Questo spiega perché non abbia la necessità di trovare più continuità altrove. Bove ce l’ha, di questo parlerà con la società sapendo che l’ultima parola spetterà, come sempre, a Mourinho. In questo momento, invece, Volpato e l'agenzia che lo segue, quella di Francesco Totti, non ha bisogno di mettersi a tavolino con la società perché il percorso è quello giusto. Dopo qualche eccesso dei mesi scorsi, anche comprensibile a diciotto anni, Volpato sta rigando dritto come un soldatino e la presenza di Mourinho e della società è stata fondamentale per questo. Salvo sorprese, quindi, a gennaio la Roma rispedirà al mittente tutte le offerte. 

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