Svilar, Mancini e N'Dicka
Punti di riferimento imprescindibili per la difesa restano Svilar, Mancini e N’Dicka. Il portiere sarà uno dei discorsi che Gasp e la Roma tratteranno nei prossimi colloqui. Di certo un tecnico che entra a Trigoria non vuole vedere uscire il miglior portiere della Serie A, difficilmente rimpiazzabile e che porta in una stagione una quindicina di punti con le sue parate. Lo stesso si può dire anche di Mancini e N’Dicka, i due pilastri della nuova difesa a tre giallorossa. Il primo ha già lavorato con Gasperini proprio a Bergamo, il secondo invece è pronto a ripetere la sua straordinaria stagione da omnipresente in Serie A.
Angeliño, Soulé e Dybala
Si parla spagnolo nell’ultimo blocco degli inamovibili. Angeliño non corrisponde fisicamente al prototipo di esterno richiesto da Gasperini, ma la sua qualità palla al piede compenserà la sua statura. Quanto a Dybala, vale il discorso di Svilar: perché non sfruttare la qualità a disposizione? L’argentino non potrà giocare tutte le partite chiaramente, ma a lui non rinuncia nessuno. E il tecnico nerazzurro sarebbe ben contento di avere una Joya a disposizione. Anzi, due. Perché la Joyita Soulé intriga e non poco Gasp, pronto a lavorarci come esterno, trequartista, punta in un attacco a due: c’è da sbizzarrirsi. Insomma, la base della rosa c’è ed è di qualità. E sicuramente intriga anche Gasp.