ROMA - Anversa è la sua casa, lì Mile Svilar è cresciuto e ha conosciuto quella che da poco tempo è diventata sua moglie. Lì nascerà il suo primogenito, lì adesso sta trascorrendo le vacanze insieme alla famiglia aspettando il lieto evento. Come? Riposandosi e trascorrendo le giornate insieme alla sua June, ma sempre con un pensiero rivolto a quella che è diventata la sua seconda casa, Roma. E pazienza se sono trascorse soltanto due settimane dalla fine del campionato, il giallorosso è già proiettato alla prossima stagione e a mantenere quella nomina di miglior portiere della Serie A che lo ha ripagato di tutti i sacrifici degli ultimi anni. Così Svilar si è già rimesso al lavoro sempre ad Anversa, in quella palestra - anzi, un vero e proprio laboratorio - che lo segue da anni e che lo mantiene al massimo sia atleticamente che mentalmente. Un preparatore lo segue passo dopo passo nel suo lavoro quasi quotidiano per restare in forma allenandosi nel modo giusto, sfruttando le sedute anche come valvola di sfogo dallo stress. E con un bambino in arrivo, tra emozione e tensione, di stress ce ne è parecchio. Di certo Svilar deve ringraziare Ranieri per avergli tolto quello lavorativo, per una situazione legata al rinnovo che sta facendo parlare e discutere da tempo un po’ tutti, club, entourage e gli stessi tifosi che tanto stanno spingendo per arrivare alla fumata bianca.
Le parti si sono riavvicinate
Quella che molto presto potrebbe uscire dal comignolo del Fulvio Bernardini grazie al lavoro di mediazione di Ranieri che ha voluto inserirsi nella trattativa e nell’ultimo incontro facendo da garante dell’operazione. Perché la situazione era di stallo e il gioco al rialzo dell’agente di Svilar non ha certo facilitato il rapporto tra le parti, anzi, lo ha raffreddato ulteriormente fino, come detto, all’ingresso in partita di Sir Claudio. L’incontro di una settimana fa ha riaperto totalmente i giochi e il rilancio del diesse francese da tre milioni di euro ha avvicinato il portiere al rinnovo. L’accordo ancora non c’è, ma il passo avanti è stato fatto come segno di buona volontà e la prossima settimana è atteso un ulteriore confronto per quella che potrebbe essere la proposta definitiva, quella che potrà portare alle strette di mano e le foto di rito. Ghisolfi è pronto a rilanciare di altri cinquecentomila euro, quindi 3,5 milioni all’anno per cinque anni. Con bonus? Vedremo, intanto l’offerta è sicuramente da giocatore importante e potrebbe essere addirittura a salire in base alle prestazioni individuali e di squadra, un po’ come il contratto di Pisilli che può arrivare a percepire fino a due milioni con aumenti progressivi.