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Roma, flop totale Solbakken: adesso il rientro in Norvegia

L’attaccante ha girato tra Grecia, Giappone ed Empoli senza emergere: c’è il Rosenborg sulle sue tracce 

Si può scegliere la strada del politicamente corretto e dire che Ola Solbakken non si è affermato a Roma. Oppure c’è la via della verità, cioè che il norvegese è stato uno dei peggiori acquisti dell’epoca moderna. Dopo la parentesi negativa all’Empoli, l’attaccante andrà via un’altra volta in prestito: nelle ultime settimane si è fatto avanti il Rosenborg, squadra in cui Ola ha svolto il settore giovanile prima di imporsi al Bodø e successivamente diventare una meteora dalle parti dell’Olimpico (e non solo). 

Roma, Solbakken a costo zero 

L’unica nota positiva è che Solbakken è stato ingaggiato dalla Roma a parametro zero a gennaio del 2023, dopo un lungo braccio di ferro con il Bodø Glimt, che non lo ha lasciato andare via prima dell’inverno. «Si è affermato in un mercato emergente e in un campionato in cui il livello di competitività si è alzato notevolmente negli ultimi anni. La sua età, i suoi margini di crescita e le sue caratteristiche si sposano con il nostro progetto: Ola abbina qualità tecniche importanti a doti fisiche e atletiche che lo rendono un calciatore moderno. Diversi club si erano mossi sulle sue tracce, lui ha scelto la Roma: di questo non possiamo che essere estremamente soddisfatti», disse Tiago Pinto dopo aver messo Solbakken a disposizione di Mourinho. L’abbaglio? In quel famoso 6-1. Il norvegese, infatti, segnò addirittura tre volte alla Roma nel girone di Conference League: una doppietta in Norvegia e poi riuscì a ripetersi all’Olimpico realizzando di sinistro il momentaneo 1-0. Sembrava sprecato per restare nella periferia del calcio europeo. 

All'Olimpico solo un gol 

Su Solbakken si era mosso il Napoli, ma avevano preso informazioni anche alcuni club della Bundesliga. La Roma, però, è riuscita a battere la concorrenza offrendo al giocatore uno stipendio da 700 mila euro per cinque anni. La scadenza è fissata al 2027, quindi al momento mancano altri due anni. Le cose a Trigoria non hanno funzionato. Solbakken non ha mai convinto l’ambiente, risultando lento, fuori giri e poco incisivo sia da seconda punta che da esterno di centrocampo. Nell’unica mezza stagione passata all’Olimpico ha segnato un solo gol, tra l’altro decisivo, contro il Verona, piegato per 1-0 all’Olimpico. Era il 19 febbraio 2023. Poi il vuoto. Totale. 

Tris di prestiti 

Solbakken ha capito di non essere un giocatore da Roma quasi subito. Quindi ha cercato fortuna prima all’estero e poi in provincia, senza però riuscire a cambiare la parabola discendente. All’Olympiacos, in Grecia, ha giocato solo 8 partite senza segnare. Poi è finito in Giappone, all’Urawa Red Diamonds, voluto fortemente da un suo ex allenatore. Niente da fare: chiuderà l’avventura in Asia con 6 presenze e zero gol (anche per colpa di un infortunio). L’ultima chance se l’è giocata retrocedendo in Serie B con l’Empoli: 25 presenze complessive e un bottino di reti fermo al nulla assoluto. Ora il richiamo di casa: Solbakken sogna di risorgere al Rosenborg, in quella Norvegia che forse non avrebbe mai dovuto lasciare.    

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