TORINO - «Contro il Real dissi che avevamo il 35 percento di possibilità di passare, credo quindi che le possibilità di vincere il trofeo contro questo Barcellona siano ancora minori. C'è grande rispetto per il nostro avversario, ma abbiamo qualche arma e cercheremo di rendergli le cose difficili». Così Gigi Buffon, intervistato da Uefa.com. Il capitano della Juventus torna a Berlino nove anni dopo la finale mondiale vinta con l'Italia. «Sono curioso di vedere se le emozioni saranno le stesse - dice - non credo ci saranno differenze...».

L'EMOZIONE - Alla sua quattordicesima stagione in bianconero, durante le quali ci sono state molte «decisioni difficili e complicate», per Buffon disputare la finale di Champions League è un «grande risultato». «A Madrid ho provato una felicità, come l'avevo sentita poche volte in vita mia: quando non sei il favorito, e probabilmente neppure la squadra più forte, ma riesci ad arrivare fino in fondo, è davvero un risultato riguardevole».

I MERITI DI ALLEGRI - Merito, secondo capitan Buffon, di un tecnico "molto intelligente" come Massimiliano Allegri, che ha saputo «calarsi alle perfezione in questa squadra, cogliendo le nostre capacità tecniche e morali, senza cambiare tutto per forza ma apportando passo dopo passo delle modifiche in base alle esigenze».

TEVEZ - Il portiere riserva parole di elogio anche per Carlitos Tevez, che definisce una "sorpresa incredibile": «Ha lavorato sodo per fare quello che gli veniva chiesto ed ora sa come comportarsi in qualsiasi momento della partita. È un grande uomo e sono davvero felice di giocare al suo fianco e di averlo incontrato».