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Capello dà ragione a Cristiano Ronaldo: «Alcuni non sono da Real Madrid»

 

L’ex tecnico bianconero consiglia la Juventus: «Il Bayern Monaco è carente in difesa, la Juventus deve riuscire a non farsi pressare»

ROMA – Il ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Juventus e lontano, ma il passo falso in casa dei bavaresi contro il Mainz in Bundesliga può far ben sperare. Capello, ex tecnico bianconero, ha parlato anche di questo ai microfoni di Fox Sports: «Quando i giocatori del Bayern giocano in Champions sono concentrati e seguono le indicazioni dell’allenatore al dettaglio.

Quando giocano in campionato, invece, sottovalutano gli impegni. La Juventus deve riuscire, appena riceve palla, a non farsi pressare e verticalizzare il più velocemente possibile. A livello difensivo il Bayern lascia molto a desiderare anche se hanno un grande portiere».

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CASO CR7 – Rispondendo sul caso Ronaldo, che dopo il derby di Madrid perso ha chiesto ai suoi compagni di giocare meglio, l’ex tecnico del Real dichiara: «Forse dobbiamo dare ragione a CR7 e dire che alcuni giocatori non sono da Real Madrid. Allo stesso tempo, però, Ronaldo ha fallito due occasioni determinanti contro l’Atletico Madrid e quindi prima di parlare forse doveva farsi un esame di coscienza».

L’INTER – Spostando l’attenzione sulla semifinale di Coppa Italia, poi, Capello spiega: «L’inter non poteva andare avanti così. E’ stato bravo Mancini a motivare i giocatori e probabilmente anche i giocatori stessi hanno fatto gruppo perché non potevano continuare a fare la comparsa come stavano facendo in campionato».

LA PREMIER LEAGUE – Sull’entusiasmante corsa alla Premier League, invece, Capello dichiara: «Il Leicester è un po’ stanco. I giocatori non sono brillanti come un mese fa e adesso cercano un po’ il risultato studiando. Non si lasciano andare come prima. Hanno giocato un po’ con il freno a mano tirato ma non sono riusciti ad esprimersi come facevano un mese fa. Ranieri non ha una grande rosa quindi non può inventarsi niente. Lo stesso Arsenal non è vivo come qualche tempo fa. La squadra che tutti devono temere è il Tottenham, guidato da Pochettino che è un allenatore molto preparato. E’ riuscito a far crescere bene i giovani. Il merito va anche a Baldini che ha costruito questa squadra prima di lasciarla a novembre perchè aveva capito che aveva fatto il massimo per gli Spurs». Il focus, poi, si sposta sulle due di Manchester: «Lo United vince ma ha molta fortuna mentre il City sta giocando proprio male. Pellegrini è stato colpito dal virus di Guardiola. I suoi uomini giocano per non farsi male».

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