MADRID - Zidane ne ha vissute tante, non da allenatore, ma da calciatore. Per questo ha avvisato i suoi di stare attenti a non dare per scontata la qualificazione questa sera contro la Roma. Del resto non serve andare molto indietro nel tempo, basta ricordare la Champions dello scorso anno. La situazione era pressoché identica. Il Real affrontava lo Schalke, squadra nettamente inferiore sulla carta, e aveva vinto 0-2 all'andata in trasferta. Gli spagnoli sottovalutarono il ritorno e ne uscì fuori una partita folle finita 3-4. Il Real riuscì a passare il turno, ma nei minuti finali rischiò di subire il gol del 3-5, che lo avrebbe eliminato. A togliere le castagne dal fuoco ci pensò il solito Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta anche quella sera. All'83' arrivò il gol del 3-4 di Huntelaar e al Bernabeu vissero dieci minuti da brividi. Era il 10 marzo, è passato quasi un anno. Zidane però se lo ricorda bene.
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IL TIMORE E LA SPERANZA - Lo Schalke passò in vantaggio dopo 19 minuti togliendo qualche certezza ai giocatori del Real. È proprio quello che vorrebbe Spalletti: «Facciamo un gol, poi vediamo che succede, ha detto il tecnico alla vigilia». Zidane ha chiesto ai suoi giocatori di dare il 100 per cento dal primo minuto: "Siete avvisati", gli avrebbe detto. Tutta questa euforia, alimentata anche dai sette gol rifilati al Celta Vigo nell'ultima di campionato, non piace al tecnico francese.