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Champions League Roma, Spalletti si sfoga: «Se siamo contenti mi viene l'angoscia»

Il tecnico della Roma: «Questo mi angoscia, non si può essere soddisfatti dopo due partite così. Penso a come si era caduti in basso a livello di mentalità, bisogna crescere in fretta»

MADRID (SPAGNA) - Spalletti non è soddisfatto, anche se la Roma ha giocato un buon calcio fino al gol di Ronaldo: "Se non fai gol e poi gli altri lo fanno è inutile andare a recriminare: 2-0 all’andata e 2-0 al ritorno, il Real ha meritato il passaggio del turno. Bisogna prendere atto della realtà e la realtà dice che abbiamo perso. Se potevamo fare di più? Per quello che si è visto probabilmente sì: all’andata ero convinto di poter lottare per questo passaggio del turno e se vogliamo fare un’analisi profonda probabilmente siamo anche stati bravi. Ma realtà è che dobbiamo crescere come mentalità, cattiveria e convinzione: siamo ancora deboli, c’è poco da fare. Alla prima difficoltà non riusciamo ad essere quella squadra di quel livello che dovremmo avere.

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NIENTE ALIBI - «L’assenza di Nainggolan? Probabilmente avrebbe giocato, ma il modulo sarebbe stato questo. Forse la partita dell’andata è arrivata troppo presto, ma si deve fare di più: in futuro sicuramente metteremo a posto qualcosa. Ma se siamo contenti o tranquilli dopo aver perso due partite 2-0, allora mi viene l’angoscia: dobbiamo crescere velocemente, bisogna fare meglio. Non voglio tirare dentro il lavoro di chi mi ha preceduto, che comunque è stato un buon lavoro: ognuno ha i suoi metodi. Dico solo che dobbiamo fare dei balzi, non dei passettini in avanti, perché la nostra rosa ce lo permette. Quando in spogliatoio vedo i volti tranquilli dei giocatori che aspettano di farsi fare i complimenti per la buona prestazione, mi viene una sensazione di malessere. La testa è fondamentale: il pensiero che far parte della Roma è importante come far parte di una famiglia, crea solidità. Secondo me stasera ci è andata anche bene. Non siamo migliorati tanto su quella forza mentale e la differenza è tutta lì: uno rientra nello spogliatoio ed è arrabbiato, non si rende conto dell’occasione che ha buttato via questa sera. Ci sono partite che rimarranno nella storia del calcio, per sempre, e questa è una di quella: ti apre una scorciatoia verso il calcio mondiale, più di quella che ti danno 38 partite in campionato»

FLORENZI - «Purtroppo nel calcio il cinismo paga sempre e noi ne abbiamo avuto poco - ha commentato Florenzi alla fine del match - come all’andata. Non siamo riusciti a fare gol, che alla fine, a questi livelli, è quello che conta. Abbiamo tenuto testa al Real Madrid, ma non è un discorso di esperienza: davanti alla porta l’esperienza non conta. Poteva essere una bella favola: in alcuni momenti della partita li abbiamo messi anche sotto, qui a casa loro dove in pochi ci riescono. Se puntiamo a qualcosa in più del terzo posto in campionato? Il nostro obiettivo è di rigiocare queste partite, arrivare più preparati e magari avere un pizzico di cinismo in più: ci rivediamo sicuramente l’anno prossimo in Champions».

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