ROMA - Il Leicester perde ancora ma stavolta lascia intatte le speranze di qualificazione in Champions. La squadra di Ranieri cede per 2-1 al Sánchez-Pizjuán riprendendo una partita che a un certo punto della ripresa sembrava ormai esserle sfuggita di mano. Lo fa grazie al gol fondamentale di Jamie Vardy che risponde ai gol di Sarabia nel primo tempo e dell'ex Samp Correa nella ripresa. Gli spagnoli giocano meglio, più liberi mentalmente e decisamente più organizzati in campo. Gli ospiti faticano a contenere la velocità degli esterni avversari e le idee di uno Jovetic sempre nel vivo del gioco e rigenerato rispetto al periodo interista. Il Leicester, dopo l'uscita dalla Fa Cup, gli schiaffi presi in Premier League (cinque sconfitte di fila, non vince da dicembre) sembra essere sul punto di crollare definitivamente quando a metà ripresa di ritrova sotto di due gol. E invece le parate di Schmeichel e la zampata sotto misura di Vardy a un quarto d'ora dal termine riaccendono i cuori dei tifosi inglesi in tribuna e le speranze di poter raddrizzare il discorso qualificazione nel match di ritorno del prossimo 14 marzo. Per la squadra di Sampaoli (in tribuna per squalifica) un'occasione persa. La vittoria, infatti, poteva essere più larga. Grave in tal senso il rigore fallito da Correa nel primo tempo e inutili gli assalti nel finale con la traversa scheggiata da Rami all'ultimo assalto. Ranieri, nonostante il ko, può uscire dal campo fiducioso: il cammino del Leicester in Champions non è affatto compromesso.

SIVIGLIA-LEICESTER 2-1: CRONACA E TABELLINO