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Manchester City flop, «De Bruyne è costato quanto tutto l'undici del Monaco»

Szwarc Henri/ABACA
In Spagna sottolineano il fallimento della politica del club inglese: spendere tanto, per una volta, non significa successo garantito. Per il belga la società di Mansur ha sborsato 74 milioni di euro mentre la squadra di Jardim vale 72 milioni

ROMA - Non ce ne voglia il Leicester, ma la vera rivelazione della Champions League edizione 2016-2017 è senza dubbio il super Monaco di Leonardo Jardim: qualità, quantità, bel gioco, spettacolo, gol, emozioni. Tutto concentrato in una squadra straordinaria assemblata pur non disponendo dei milioni degli sceicchi. Lo ha scoperto a sue spese anche Pep Guardiola, tecnico che mai nella sua carriera aveva conosciuto il sapore dell'eliminazione prima dei quarti, che si è dovuto arrendere già agli ottavi di finale proprio contro i fantastici monegaschi. Eh sì, perché "Marca", nella sua edizione on-line, sottolinea come, per una volta, i milioni degli sceicchi non hanno fatto la differenza in bacheca: al club di Mansur bin Zayd Al Nahyan, infatti, è rimasta solo la FA Cup (in semifinale dovrà vedersela contro l'Arsenal). Fuori agli ottavi dalla EFL Cup (ko con lo United), fuori dalla corsa al titolo in Premier League (in questo momento è terzo a 10 punti dal Chelsea di Conte) e ora fuori anche dalla Champions nonostante il 5-3 dalla partita d'andata. Fatale il 3-1 subito contro il Monaco che si è qualificato ai quarti di finale.

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DIFFERENZA INCREDIBILE - I soldi dunque non fanno la felicità e pensare che il solo De Bruyne, gioiellino belga acquistato dal Wolfsburg due estati fa, è costato al City la bellezza di 74 milioni di euro, due in più, secondo lo studio di Marca, rispetto al valore di tutto l'undici sceso in campo ieri sera contro il Manchester. E se si mettono sulla bilancia i valori economici delle due squadre, dei titolari schierati da Jardim e Guardiola per la gara di ritorno, la differenza è ancora più impressionante e palese: 392 milioni contro 72, ovvero 320 milioni spesi in più dagli inglesi. Tantissimi soldi che però non soo serviti per regalare i quarti di finale al City che ancora una volta ha dovuto salutare in anticipo la competizione europea più prestigiosa.

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QUANTI GIOVANI! - Ma oltre all'aspetto economico quello che salta agli occhi del Monaco è la giovane età dei giocatori scesi in campo: la media dell'undici schierato da Jardim, infatti, è stata di 24 anni con solo tre elementi sopra i 24 (Subasic, Raggi e Germain). Per costruire squadre vincenti (e il Monaco è primo in classifica anche in Ligue 1), insomma, non basta spendere tanto ma investire in maniera oculata puntanto sul talento e la freschezza atletica. Il Monaco delle meraviglie insegna.

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