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E' la notte di Juve-Barcellona: record d'incasso allo Stadium

Grande attesa a Torino per l'andata dei quarti di finale di Champions: Allegri sfida Luis Enrique. Ecco le probabili formazioni

TORINO - Grande, grandissima attesa. Bambini davanti all’hotel NH Lingotto Tech, quartier generale del Barcellona, accarezzando il sogno d’un selfie con Messi o d’un autografo di Neymar, tifosi bianconeri e blaugrana confusi nel cuore di Torino, a ricordare Berlino e disquisire di formazioni, a paragonare Dybala e la Pulce. Stasera lo Stadium sarà esaurito e farà registrare il nuovo record d’incasso.

MIGLIOR DIFESA - «Sarà una partita importante e bella da giocare - dice Massimiliano Allegri - da affrontare con la convinzione di poter andare avanti e battere il Barcellona. Non è facile, perché è ancora la squadra più forte, perché ha quei tre grandi giocatori davanti, ma anche noi abbiamo giocatori importanti e una squadra forte, che sta facendo grandissime cose: è cambiata molto in questi tre anni, ma in Champions è cresciuta in autostima e consapevolezza. La Juventus ha qualità e dovrà metterle in campo». Il pensiero rispecchia quello dell’intero mondo bianconero: il Barcellona non fa paura. Nessuna presunzione, soltanto coscienza d’avere buone carte da giocare. Garantisce, in particolare, la difesa. Perché al miglior attacco della Champions, 26 gol segnati, e in generale al tridente da fiaba, la Juventus oppone la difesa più solida. In 8 partite, Gigi Buffon è stato battuto solo 2 volte, da Corentin Tolisso dell’Olympique Lione e da Nicolas Pareja del Siviglia. Da 351', la sua porta è inviolata. 

PERCORSO EUROPEO - «E’ inevitabile - spiega il portiere - che un’ottima fase difensiva aumenti le probabilità di risultati positivi, ma questo è stato sempre un nostro connotato, abbiamo sempre concesso poco. Erano mancati, invece, un po’ di esperienza, di consapevolezza e di cinismo, però sono passati anni e stagioni: mi aguro che tutto ciò ci abbia insegnato qualcosa. Sulla carta il Barcellona è ancora superiore, ma noi, rispetto a Berlino, abbiamo due anni di esperienza in più e un percorso europeo che ci ha dato autostima: possiamo affrontarli con il piglio e lo spirito giusti, senza essere vittime sacrificali. E’ la squadra più forte che potevamo trovare, ma sarà bello misurarsi con loro». 

DERBY IN FAMIGLIA - Tra i grandi numeri uno, Gigi è l’unico a non aver mai preso gol da Lionel Messi: «Me n’ero dimenticato... Diciamo che ho avuto anche la fortuna di incontrarlo poche volte e che ho sempre avuto difensori che gli hanno reso il lavoro difficile. Oltre a Messi, ci sono Neymar e Suarez: una squadra che può schierarli insieme è devastante. E la cosa molto bella è che sono tutti molto altruisti e si aiutano». Buffon, per altro, giocherà un tenero derby in famiglia, perché i figli sono fans di Messi: «Mi fa piacere - sorride - che siano innamorati di lui e degli altri due attaccanti: vuol dire che hanno gusto...».

NUMERI STREPITOSI - «Dobbiamo giocare bene a calcio - dice Luis Enrique -, perché i numeri della Juventus sono strepitosi, all’altezza della sua storia. Noi, però, pur sapendo quanto sia difficile superare una rivale di questa importanza, abbiamo lo scopo di sempre: fare una grande partita, indipendentemente del campo».

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