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Champions League, Juventus-Monaco 2-1: la finale di Cardiff è realtà

Mandzukic e Dani Alves portano la squadra di Allegri all'ultimo atto della competizione, in programma il 3 giugno. A nulla serve la rete di Mbappé. Khedira ko

TORINO - Ci sono immagini che custodiscono i segreti della felicità. E per i tifosi juventini, stanotte, bastano quelle di Allegri in panchina che s’impossessa della seconda finale di Champions al terzo anno dell’avventura a Torino o quelle di Buffon che rincorre Dani Alves dopo il secondo gol per il piacere di un bacio. Ora non c’è più niente di illusorio, a Cardiff il 3 giugno ci sarà un lavoro da svolgere e con ogni probabilità contro il Real di Cristiano Ronaldo. Il Monaco è battuto 2-1 con Mandzukic che segna da guerriero, come ci ha abituati nel tempo, e con l’ex terzino del Barcellona che festeggia da anima folle scaraventando un destro al volo da fuori area. La firma di Mbappé serve soltanto a stoppare l’imbattibilità bianconera a 690 minuti. Scintille nel finale tra Higuain e Glik: l’ex capitano del Toro ‘cammina’ sul ginocchio dell’attaccante argentino che è costretto a ricorrere alle cure dello staff sanitario riuscendo però a terminare la gara. Non va meglio a Khedira, obbligato a lasciare i compagni dopo dieci minuti di gioco per l’ennesimo problema muscolare della carriera.

Juventus-Monaco 2-1: tabellino e statistiche

SEMPRE DANI - Per vedere un po’ di vera Juve bisogna aspettare il quarto d’ora. Il palo di Mbappé, la conclusione di Falcao e il problema muscolare di Khedira (dentro Marchisio) danno al Monaco l’impressione di poter cambiare le sorti della storia dopo il 2-0 dell’andata. Dybala svirgola, Chiellini anticipa Falcao sul cross di Mendy e al 22’ Higuain lascia partire lo scavino che non varca la linea di porta per il salvataggio di Glik. Il trittico delle occasioni di Mandzukic si conclude con la gioia più bella: prima il miracolo di Subasic, poi un colpo di testa a mo’ di pallonetto e infine il tap-in vincente che al 33’ porta in vantaggio la Juve avvicinandola alla finale di Cardiff. L’inerzia della gara adesso è tutta a favore della squadra di Allegri che sfiora nuovamente il gol con il Pipita e con Dybala: la Joya non riesce a superare il portiere del Monaco, che tiene in vita i suoi giusto per una manciata di secondi. Tanto basta a Dani Alves per mettere in copertina un destro al volo dal limite dell’area che chiude, almeno virtualmente, ogni discorso qualificazione (44’).

NERVI TESI - Nella ripresa Allegri fa respirare Dybala, richiamandolo in panchina al posto di Cuadrado. Jardim, invece, opta per Fabinho, fino all’ultima ora dato per titolare. Jemerson chiude in extremis sullo sfondamento a destra del neoentrato mentre Buffon dice di no a un rasoterra di Mbappé da posizione defilata. La stellina del Monaco però si rifà al 69’ appoggiando facilmente in rete il gol della bandiera. Nervosismo allo Stadium quando Higuain resta a terra in seguito a un intervento scorretto di Glik: l’ex capitano del Toro plana con i tacchetti sul ginocchio del Pipita, che resta comunque in campo. Gioco spezzettato con Bonucci e Mandzukic che si beccano il giallo per proteste e con il pubblico dello Stadium che tempesta di fischi il polacco quando è in possesso del pallone. Fischi che a fine partita diventano applausi, rinvigoriti dal sorriso che si stampa sul volto di Massimiliano Allegri.

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