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Lippi: «Juventus da triplete. Cina ultima esperienza da tecnico»

ANSA
L'ex allenatore bianconero: «Si sono guadagnati questa possibilità ed è giusto che ci pensino»

ROMA - La parola "triplete" non deve essere un tabù per la Juventus. Parola di Marcello Lippi, l'ultimo allenatore ad aver guidato i bianconeri alla conquista della Champions nell'ormai lontano '96. «Perché non devono pronunciare quella parola? Si sono guadagnati questa possibilità ed è giusto che ci pensino - sottolinea ai microfoni de La Politica nel Pallone su Gr Parlamento - La Juve ha fatto una crescita veramente importante, la supremazia italiana è indiscutibile e a livello internazionale Allegri è stato bravo a capire che doveva cambiare qualcosa e aumentare la qualità della squadra, con un modulo di gioco spregiudicato ma convincendo tutti i grandi giocatori a mettersi al servizio della squadra. Il resto lo hanno fatto le grandi partite come quella col Barcellona: certe imprese aumentano l'autostima, la consapevolezza in modo considerevole. E ho sempre pensato che è sbagliato fare delle scelte, l'unico modo per vincere qualcosa è provare a vincere tutto. Somiglianze con la mia Juve? Ci sono delle similitudini, la caratteristica più importante è quella psicologica, il mettere a disposizione le proprie qualità al servizio della squadra, pressando, correndo, solo così si ottengono i grandi risultati». Ieri sera poteva arrivare lo scudetto ma la Roma ha vinto 3-1 e si e' portata a -4 a due giornate dalla fine. «Ci sta di perdere contro una Roma motivatissima, specie dopo il risultato del Napoli a Torino - sottolinea - Allegri ha fatto come sempre degli avvicendamenti e questa volta non è riuscito a fare risultato ma non credo ci saranno problemi per lo scudetto, credo che la festa sarà solo rimandata di una settimana».

CINA ULTIMA ESPERIENZA - Quella da ct della Cina sarà l'ultima esperienza in panchina di Marcello Lippi: «quando finirà quest'avventura, tornerò a casa in Italia e non farò più l'allenatore». Ma l'ex ct azzurro per adesso è concentrato sul presente e l'obiettivo è «crescere e diventare competitivi. Quando sono arrivato io la Cina aveva un punto dopo 4 partite nelle qualificazioni mondiali ed era pochino, ma siamo cresciuti e fatto 4 punti in 3 gare, abbiamo battuto la Corea e pareggiato col Qatar. E' molto difficile ma ci proveremo per i Mondiali, ci sono 3 partite e vincendole tutte potremmo anche farcela. L'importante, pero', e' che la squadra cresca, si convinca delle proprie qualità e di potersela giocare con tutte le nazionali asiatiche».

In collaborazione con Italpress

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