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Juventus-Sporting Lisbona 2-1: Pjanic e Mandzukic firmano la rimonta

ANSA
Sotto dopo 12' per un goffo autogol di Alex Sandro, la squadra di Allegri trova il gol vittoria a 6' dalla fine

TORINO - Nel segno di Pjanic e Mandzukic. La Juventus torna alla vittoria dopo 21 giorni di astinenza facendo un passo importante verso gli ottavi di Champions. Con le scorie della sconfitta di sabato ancora nelle gambe e soprattutto nella testa, la squadra di Allegri non ha brillato contro lo Sporting ma è stata brava nel rimanere concentrata dopo il goffo autogol di Alex Sandro al 12'. Il pareggio del bosniaco e la testata del croato nel finale danno una bella sistemata alla classifica del girone. Con una vittoria a Lisbona tra due settimane, la qualificazione sarebbe già chiusa.

ALEX SANDRO, CHE FAI? - Rispetto alle previsioni della vigilia, Allegri cambia a centrocampo preferendo in partenza Khedira a Matuidi. Per il resto mosse confermate, con la linea a tre composta da Cuadrado, Dybala (entrambi in panchina contro la Lazio) e Mandzukic dietro a Higuain. L'inizio aggressivo dello Sporting sorprende però la Juve, che non riesce a manovrare con fluidità. Meglio i portoghesi, bravi nel palleggio e pronti all'affondo. Al 12' un rimpallo sulla trequarti favorisce lo scatto centrale di Gelson Martins, che evita facilmente Alex Sandro e tira: la respinta di Buffon carambola proprio sui piedi del terzino brasiliano che infila la palla nella propria porta tra le imprecazioni del portiere azzurro.

L'URLO DI MANDZUKIC - Lo shock produce almeno l'effetto positivo di svegliare la squadra di Allegri, partita troppo morbida. Tra il 17' e il 24' Khedira, Mandzukic e Dybala vanno vicini al pareggio, che arriva con merito alla mezzora. Perfetta la punizione dal limite di Pjanic, che con il suo destro a giro beffa Rui Patricio. Ritrovati i giusti equilibri, la Juve spinge con più convinzione e nel finale di primo tempo Higuain sfiora il raddoppio con un destro in area respinto dal portiere portoghese. In avvio di ripresa Allegri deve fare a meno di Benatia, frenato da un problema muscolare. Al suo posto c'è Barzagli. A centrocampo entra invece Matuidi per Khedira. Contro uno Sporting che non molla un centimetro e gioca senza paura, la Juve lotta, corre e rincorre, fino all'urlo liberatorio a 6' dalla fine. Il timbro è di Mandzukic, che in tuffo di testa (l'assist millimetrico è di Douglas Costa) supera Rui Patricio e regala ossigeno puro ad Allegri. La striscia positiva allo Stadium, almeno sul fronte europeo (21 gare senza perdere), continua.

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