INTER, MESSI INCUBO DI SPALLETTI
Non è andata bene all'Inter, al ritorno in Champions League dopo sei anni di assenza. Era prevedibile tenendo conto che i nerazzurri di Luciano Spalletti erano stati posizionati in quarta fascia, e ora non rimane che vedersela con il Barcellona di Messi, quel Tottenham di Pochettino che tanto fece soffrire la Juve e con il Psv Eindhoven passato attraverso il preliminare e che esibisce il talento della stella messicana Hirving Lozano, decisivo per la qualificazione a spese del Bate Borisov. Inutile dire che il principale ostacolo sarà il Barça: giocare al Camp Nou è sempre un'emozione speciale e Spalletti dovrà trovare le alchimie giuste per fermare Messi, il Pistolero Suarez e l'ex molto rimpianto Philippe Coutinho, che l'Inter vendette al Liverpool per 12 milioni e che i catalani hanno pagato 160. Ernesto Valverde sta ancora 'studiando' la sua squadra, e deve trovare il sostituto giusto per Iniesta, intanto sperimenta Dembelé titolare e punta anche sul talento del nuovo arrivato Arthur, brasiliano che ad alcuni ricorda Xavi. Il Tottenham è quello di sempre, visto che in estate non ha fatto acquisti né effettuato cessioni. Così la società da sempre simbolo della comunità ebraica di Londra continuerà a puntare sui vari Lloris, portiere campione del mondo, Eriksen, Dele Alli, Trippier, Dier e Kane, bomber dell'ultimo Mondiale. Unica incognita è il futuro di Son Heung-Min, che potrebbe salutare per 21 mesi i compagni per la leva obbligatoria con la Corea del Sud se non dovesse vincere la Coppa D'Asia. Il Psv Eindhoven ha invece dovuto fare i conti con le cessioni dei terzini titolari Arias, andato all'Atletico Madrid, e Brenet, passato all'Hoffenheim. Il miglior reparto della squadra allenata da Mark Van Bommel è l'attacco, con Luuk de Jong al centro e il ventenne Steven Bergwijn in posizione più defilata. Alle loro spalle inventa Lozano. Occhio anche all'altro messicano Gutierrez, arrivato dal Pachuca.