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Mourinho: «Gesto del triplete perché insultato. Buon rapporto con Juve ed Allegri»

Lo Special One torna sul gesto delle tre dita mostrato al settore ospiti dell'Old Trafford: «I tifosi italiani hanno avuto un comportamento non belllo senza una giustificazione»

ROMA - «Lukaku è infortunato. Con Allegri e con la Juventus rapporti corretti. Domani match cruciale: vogliamo vincere». Questi i "titoli" principali della conferenza stampa del tecnico del Manchester United, Josè Mourinho, alla vigilia della gara di Champions League, all'Allianz Stadium di Torino, contro i Campioni d'Italia. «La partita di andata è stata molto corretta. A livello disciplinare, noi abbiamo subito solo un cartellino giallo; loro uno o due al massimo. Ho visto tanta educazione prima e dopo la gara: noi abbiamo fatto il nostro lavoro, la Juve il loro. Alla fine i tifosi senza giustificazione hanno avuto un comportamento non bello. Forse la ragione è da ricercare nel mio gesto delle tre dita», ha spiegato Mourinho. «Il mio rapporto con la Juve è ok, anche con Max Allegri ho buoni rapporti. Quindi l'unica spiegazione è che i tifosi sono ancora 'vittime' dei rancori del passato», ha puntualizzato il tecnico portoghese.

«Abbiamo recuperato Jesse Lingard e Alexis Sanchez, è vero, ma abbiamo fuori Romelu Lukaku, che non è qui a Torino perché infortunato e abbiamo Marouane Fellaini che non è al top», ha proseguito Mourinho. «Domani è una grande sfida. E' un incontro cruciale per noi: vogliamo vincere. Per loro è quasi fatta per la qualificazione; noi invece dovremo giocarci le nsotre carte sino all'utlma gara con il Valencia fuori casa. Sono abbastanza grande per pensare solo alla partita di domani e non anche a quello che viene dopo», ha precisato il portoghese. «Lavoriamo tutti i giorni e cerchiamo di fare sempre il nostro meglio. Nel calcio si deve giocare al top per 90 minuti: contro un avversario forte come la Juve non si possono dare vantaggi di dieci, venti minuti. Non possiamo regalare niente: all'andata infatti non abbiamo avuto la forza per recuperare. Lo stesso sarà domani: se gli daremo vantaggi in avvio non avremo facilemntne la forza per scalare la montagna. Doabbiamo dunque partire subito forte e concentrati», ha concluso Mourinho. (In collaborazione con Italpress)

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