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Sarri non va più al bar

Higuain, che tra Milano e Londra s’era perduto e secondo i piani iniziali della Juve avrebbe dovuto lasciare Torino, si è ritrovato in una notte europea firmando il primo successo stagionale in Champions. Nelle stesse ore è tornato a segnare Icardi, a Istanbul. E l’Inter è partita per Barcellona senza Lukaku. Come se l’orologio del calcio fosse improvvisamente tornato indietro di un anno e passa.

Ma non è tutto. Juve-Bayer allo Stadium io l’avevo già vista. Non una volta, più volte. La Juve era quella di Allegri; il Bayer, il Napoli di Sarri. Che palleggiava con studiata insistenza: due, massimo tre tocchi, e spesso verticalizzava, e poi subiva il gol. Per una ripartenza particolarmente riuscita oppure per una scintilla improvvisa.

Mi ero ripromesso di farla finita con i confronti tra passato (recente) e presente, tra Max e Maurizio, anche perché il primo ad aver denunciato onestamente la propria evoluzione imposta dalle caratteristiche e dalla disponibilità dei giocatori è stato lo stesso Sarri. Ma, pur se a inizio ottobre e dopo una serie di prove contradditorie, risulta ancora inevitabile insistere con i paragoni tra due modi originariamente opposti di vedere il calcio, prima che la Juve.

L’elemento che accomuna i tecnici è senz’altro l’ostinata ricerca dell’equilibrio, che a detta di Sarri non frequenta i discorsi da bar. Bernardeschi sulla trequarti, e non Ramsey, né Dybala, il portatore occasionale di simmetrie e bilanciamenti: da manuale, nessuna scorciatoia di genere, l’interpretazione del 4-3-1-2, il modulo più amato, le cui variazioni sono state determinate, naturalmente, dai movimenti e dalla sensibilità tattica di Ronaldo e Higuain. La difesa alta (in palla Cuadrado) e gli arretramenti dello stesso Bernardeschi, oltre al lavoro di Matuidi e Khedira, hanno permesso alla Juve di coprire perfettamente il campo rendendo inefficace il possesso dei tedeschi che nel primo tempo ha fatto registrare un insolito 63 a 37. Nel secondo le cose sono decisamente cambiate e Higuain ha acceso Ronaldo.

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