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Critiche dalla Spagna: "Anche Guardiola ha fatto catenaccio"

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Il tecnico del Manchester City è finito nel mirino della stampa iberica per aver avuto un atteggiamento troppo rinunciatario nel ritorno dei quarti di finale di Champions League

MADRID (SPAGNA) - Al Manchester City è bastato l'1-0 dell'andata firmato De Bruyne per strappare il pass per la semifinale di Champions League ed eliminare l'Atletico Madrid. La formazione di Pep Guardiola, infatti, nel ritorno del Wanda Metropolitano, è riuscita a conquistare un prezioso 0-0 che vale la qualificazione. In Spagna, però, non mancano le critiche al tecnico dei Citizens per l'atteggiamento troppo rinunciatario e la strenua difesa del risultato conquistato nel primo round. Così come Simeone era stato preso di mira per essersi chiuso troppo nel match d'andata all'Etihad Stadium - zero tiri in porta e record negativo per i Colchoneros da quando c'è il tecnico argentino in panchina -, stavolta è Guardiola a finire sotto i riflettori. Al termine dell'andata, infatti, l'allenatore catalano aveva commentato: "Nella preistoria, oggi e tra 100.000 anni è difficilissimo attaccare un 5-5-0". La stessa cosa, secondo quanto scrive la stampa spagnola, avrà pensato ieri il suo avversario. Dopo un primo tempo piuttosto combattuto e privo di vere occasioni da rete, infatti, nella ripresa sono saliti in cattedra i padroni di casa che hanno provato in tutti i modi a sbloccare il risultato e riaprire il discorso qualificazione. In alcune circostanze è mancata la mira, in altre Ederson è stato bravo e attento.

La rissa nel finale 

Nel finale, poi, è successo davvero di tutto, con l'intervento di Felipe su Foden che ha fatto scoppiare la rissa e che ha portato all'espulsione del difensore per doppia ammonizione. Nel frattempo, però, non si è giocato per diversi minuti e il tedesco Siebert, arbitro della sfida, ha concesso 9 minuti di recupero. Il City, come sottolineato dalla stampa spagnola, furbamente ha cercato di farne giocare il meno possibile, buttandosi a terra e perdendo altro tempo: un atteggiamento che dimostrerebbe come, in fin dei conti, anche le squadre che fanno del calcio spettacolo il proprio marchio di fabbrico, quando c'è da soffrire e difendere un risultato abbandonano la loro vera identità. "Difendere e perdere tempo? Non avevamo scelta. Non ci piaceva, ma non avevamo scelta. L'Atletico è stato brillante", le parole di Pep Guardiola nella conferenza stampa postpartita.

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