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Milan-Dinamo Zagabria 3-1: la regola di Giroud colpisce ancora

ANSA

Per la quattordicesima volta il francese va a segno e i rossoneri vincono: in Champions, contro i croati di Cacic, in gol anche Saelemaekers e Pobega

Dopo il pareggio al debutto a Salisburgo, il Milan supera 3-1 la Dinamo Zagabria nella seconda giornata del gruppo E di Champions League. Per i rossoneri di Pioli, ancora una volta, vale la regola che quando segna Giroud si vince sempre: è accaduto in 14 partite in poco più di un anno di militanza del francese alla corte del Diavolo. Nulla può la formazione croata del veterano Ante Cacic che, dopo il successo sul Chelsea della scorsa settimana, mette paura al Milan soltanto per una manciata di minuti nella ripresa, prima di soccombere.

Milan-Dinamo Zagabria 3-1, tabellino e statistiche

Giroud gol su calcio di rigore

Senza Rebic, Origi, Florenzi e Ibrahimovic, il Milan si affida all’inossidabile Giroud in attacco mentre Brahim Diaz vince il ballottaggio con De Ketelaere sulla trequarti. Al centro della difesa a quattro rossonera ci sono Tomori e Kalulu. Confermata la catena di sinistra formata da Theo Hernandez e Leao, che domenica non giocherà contro il Napoli per squalifica. Nessuna sorpresa rispetto alle aspettative nella formazione ospite, che schiera il tandem offensivo formato dal “castiga-Chelsea” Orsic e da Petkovic, entrambi con un passato in Italia. Il primo squillo del match è al 9' a firma di Giroud, che combatte, cade a terra, si rialza e fa partire un sinistro potente che sfiora l'incrocio dei pali. Con il passare dei minuti il Milan prende sempre più coraggio, schiacciando lentamente l'avversario come un pitone con la preda. Al 20' Brahim Diaz ruba palla sulla propria trequarti, lanciando Leao: la galoppata solitaria del portoghese, però, è fermata all'ultimo da un tocco in scivolata di Moharrami. Due minuti più tardi Bennacer impegna Livakovic con un fendente centrale da fuori. Al 28' fiammata della Dinamo: Moharrami si libera di Hernandez e costringe Maignan alla deviazione in angolo. Il match si sblocca poco prima dell'intervallo: Sutalo atterra Hernandez e l'arbitro spagnolo Gil Manzano assegna il rigore. Giroud trasforma dal dischetto, spiazzando Livakovic.

Orsic mette paura, ma Pobega firma il tris

Al rientro dall'intervallo il Milan mette subito in chiaro le gerarchie in campo, raddoppiando in meno di due minuti: doppio passo di Leao sulla sinistra, cross al centro e frustata di testa vincente di Saelemaekers, che gonfia la rete. Pioli non vuole che la tensione dei suoi ragazzi cali e si prende un giallo per proteste. I timori del tecnico rossonero sono fondati perché al 56' la Dinamo rientra in partita sull'asse dei suoi due attaccanti: splendido spunto sullo stretto di Petkovic (ex di Catania, Bologna e Verona) e assist per Orsic che batte Maignan con un delizioso tiro a giro. Dopo aver punito il Chelsea, l'ex meteora dello Spezia si ripete anche con il Milan. Pioli cerca così di aggiustare il tiro inserendo Pobega e De Ketelaere per Tonali e Giroud. La mossa è vincente perché da una triangolazione tra Pobega ed Hernandez nasce il 3-1, firmato dall'ex calciatore del Torino con un rasoterra preciso. Il Milan si impone 3-1 e i tifosi rossoneri riassaporano il gusto della vittoria a San Siro in Champions League dopo 9 anni: l'ultimo successo nel torneo, tra assenze e digiuno casalingo europeo, era il 2-0 sul Celtic del settembre 2013. Il Milan sarà di nuovamente di scena in Champions il 5 ottobre a Londra contro il Chelsea. Nel frattempo, per i rossoneri, c’è il big match di campionato a San Siro contro il Napoli, in programma domenica sera.

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