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Pagelle Benfica-Juve, promossi (pochi) e bocciati (tanti): flop Allegri, Iling è una furia

Getty Images

I bianconeri crollano in portogallo: Szczesny evita il tracollo, per Bonucci e Cuadrado serata da dimenticare

La Juventus è eliminata dalla Champions League al termine di una partita, in gran parte, da dimenticare, in cui viene sconfitta in Portogallo dal Benfica per 4-3. Principale responsabile è Max Allegri, incapace, tra campionato e coppa, di dare gioco e anima alla Juventus. Ma nel tracollo portoghese sono responsabili anche i giocatori, soprattutto i più esperti, che hanno commesso errori individuali che sarebbero gravi in Italia ma, in Europa, soprattutto di fronte a una squadra ben organizzata come il Benfica, diventano devastanti. Non a caso la Juventus si rianima quando il Benfica cala e entrano i più giovani. Ma non basta.

BOCCIATI

Max, niente per cui essere Allegri: 4.5

Il voto corrisponde, quasi del tutto, ai gol incassati dal Benfica in Portogallo. Se, oggi, la Juventus è una squadra senza corpo né anima, in Italia come in Europa, il responsabile principale è l'allenatore. Ritiri, show in conferenza, battute non bastano. Serviva il coraggio, forse, di inserire prima i giovani.

Bonucci: 4.5, dov'è il leader?

Entra in negativo in quasi tutti i gol del Benfica. Da tempo non sembra più lui, né come giocate, né come interventi difensivi, né come capacità di impostare l'azione, né come capacità di essere leader della difesa e della squadra tutta.

Cuadrado: 4

Irriconoscibile, causa il rigore del momentaneo 1-1 con un braccio, il sinistro, largo: da un giocatore della sua esperienza non è ammissibile.

PROMOSSI

Szczesny: 6, lucido

Se la Juventus non crolla del tutto è grazie ai suoi interventi. Non può fare nulla sul rigore, ma la parata che al 60', su errore di Danilo, evita il quinto gol del Benfica è la prova di un giocatore che non perde mai la bussola. Almeno lui.

Kostic: 6.5, fantasia

È l'unico che prova sempre a fare qualcosa, a metterci fantasia, ad andare oltre il compitino e a rimanere propositivo nei momenti peggiori.

Iling: 7, beata gioventù

Diciannove anni, entra in campo con leggerenza e con l'entusiasmo di chi ha poco da perdere. Fa l'assist per il secondo gol della Juventus e dà il via all'azione del terzo in un paio di minuti. Forse poteva entrare prima, di certo se gioca così avrà molte occasioni.

 

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