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Pagelle Juve-Psg: Fagioli, gioco e qualità. Locatelli comanda

Getty Images

Le valutazioni dei bianconeri dopo la sconfitta nell'ultima gara della fase a gironi di Champions League

Juventus

Allegri (all.) 6,5

La Juve vista col Psg è una Juve che sperava di non dover proporre mai. Ma è anche una Juve che ha un’anima, se la gioca alla pari, dà tutto. Perde perché di là c’era Mbappé e di qua invece le stelle ancora non sono tornate.

Szczesny 5,5

Più incerto del solito.

Gatti 5,5

Mbappé lo pianta in asso e lui non riesce nemmeno a prendergli la targa, è Gatti in versione Willie Coyote contro Kylian Beep Beep. Però non rimane fermo a quella giocata, si rialza, combatte, morde, i tifosi sono con lui.

Bonucci 6,5

Dietro non è più una sicurezza, non lo è da un po’. Ma sa fare tante cose, soprattutto quando la palla ce l’ha la Juve. Il gol da rapace d’area di rigore è una di quelle.

Alex Sandro 6

Da centrale sinistro nella difesa a tre sta rendendo al meglio, persino contro Messi può fare bella figura. Le misure però vanno ancora trovate ed è lui a tenere in gioco Nuno Mendes.

Cuadrado 5,5

La fatica nel saltare l’uomo ormai è un dato di fatto, l’assist per Bonucci è la cosa migliore della sua serata. Il modo in cui Nuno Mendes lo brucia è però emblematico, la parabola discendente continua.

Barrenechea (43’ st) sv

Debutto in prima squadra per lui.

Fagioli 7

Inizio in sordina, deve capire bene dove si trova. Poi prende fiducia, le sue giocate sono tutte di qualità, guadagna punizioni preziose e ruba palloni. Bella prova.

Barbieri (43’ st) sv

La prima volta arriva in Champions.

Locatelli 7

Anche lui viene mandato a spasso da Mbappé in occasione dello 0-1, ma è solo un episodio in una partita che lo vede rappresentare la vera anima della Juve: comanda il pressing, detta i tempi del gioco, imposta e conclude sfiorando il gol. Il migliore della Juve.

Rabiot 6,5

Di fisico e di personalità, è leader vero.

Kostic 5,5

Hakimi gli concede tanta libertà, lui non sa approfittarne tentando una quantità di cross mai decisivi.

Miretti 6

Rimbombano le parole di Allegri relative alla sua attuale incapacità di gestire l’ultimo tocco, spreca qualche occasione e non incide in fase di assist. Però non cede di un centimetro, continuando così, la giocata vincente non potrà che arrivare.

Chiesa (29’ pt) 6

Il boato dello Stadium al momento del suo ingresso in campo è più forte che dopo il gol di Bonucci. E ha una voglia matta.

Milik 6

Costretto forse a gestirsi, finisce nella morsa Sergio Ramos-Marquinhos e la soffre un po’. 

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