Vivere serate come quella di Real Madrid-Atletico è speciale a prescindere. Perché è uno dei derby più sentiti al mondo, perché i valori in campo sono altissimi e perché i primi tre gol della partita sono stati delle perle assolute. Alvarez risponde a Rodrygo, ma Brahim Diaz regala il nuovo vantaggio ai Blancos: mette a sedere Gimenez con una magia, la piazza a giro sul secondo palo e va a esultare in mezzo ai suoi tifosi. Ecco perché vivere serate come questa è speciale. Ma pensa se a fianco hai tuo padre o, viceversa, c'è tuo figlio. Tutte le emozioni sono racchiuse nell'esultanza di Carlo e Davide Ancelotti dopo la rete dell'ex Milan.
Real-Atletico: Carlo e Davide Ancelotti, l'esultanza dopo il gol di Brahim Diaz
L'allenatore è sempre in piedi, mentre il vice è quasi sempre in panchina per osservare il monitor e analizzare la partita. Si alza proprio al gol di Brahim Diaz e si lascia andare in un'esplosione di gioia con i pugni al cielo. Subito dopo va ad abbracciare papà Carlo e rimane tra le sue braccia a lungo. Una volta finito, sono tornati a essere allenatore e vice. Lo stesso Ancelotti, padre, poco prima del gol aveva richiamato proprio Diaz che dirgli qualcosa da più vicino. Chissà che non sia stata l'indicazione che ha riportato il Real in vantaggio nella gara d'andata degli ottavi di finale di Champions League.
Le parole di Ancelotti
Queste le parole di Carlo Ancelotti a Sky Sport: "Partita aperta ed equilibrata, non con tanta intensità ed è quello che volevamo. Abbiamo controllato bene anche se si poteva fare qualcosa di più dopo il vantaggio. L'obiettivo era di prendere un piccolo vantaggio e l'abbiamo preso. Mbappé? Non era al suo top, poi non è facile giocare contro la difesa dell'Atletico. Il suo lavoro l'ha fatto. Tchouameni e Camavinga non hanno la qualità di Modric, ma siamo riusciti a tenere la squadra compatta a livello difensivo. Nella seconda parte abbiamo dato spazio alla qualità. Rodrygo? Serata speciale, giocatore fantastico. Abbina qualità a un lavoro che ci aiuta molto".