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Psg-Inter, il sogno di Luis Enrique: vincere la seconda Champions insieme alla sua Xana

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Psg-Inter, il sogno di Luis Enrique: vincere la seconda Champions insieme alla sua Xana EPA
Il tecnico spagnolo nel 2019 ha perso la figlia di 9 anni per un tumore alle ossa. Nel 2015 aveva festeggiato il successo sulla Juve con lei in campo

C'è un'immagine che a rivederla oggi fa venire gli occhi lucidi anche al tifoso più cinico. Il 6 giugno 2015, al termine della finale Champions vinta dal Barcellona sulla Juve, la piccola Xana entrò in campo con la maglietta di Iniesta e una bandiera catalana in pugno. Luis Enrique la aiutò a piantarla in mezzo al campo di Berlino. Poi Xana si fece fotografare seduta sulla coppa, come su un trono. Si festeggiava la prima Champions di papà, c'erano sorrisi e quella gioia assoluta che solo una figlia e un padre possono esprimere. Oggi Xana non c'è più, un tumore bastardo l'ha portata via a soli 9 anni. Il dolore più grande, insopportabile, inimaginabile. "Spiritualmente Xana è sempre tra noi - ha detto Luis Enrique qualche anno dopo -.Ogni giorno le parliamo e scherziamo, vedendo foto o filmati. Abbiamo un sacco di materiale su di lei. Mia madre non voleva tirare fuori le sue foto. Perché? Xana deve restare tra noi, è la stella che illumina la famiglia. Sono un padre fortunato. Per 9 anni ho avuto una figlia splendida". Non c'è una reazione giusta o sbagliata a un dolore così grande, ma Lucho ha deciso di andare avanti anche nel nome di sua figlia. 

Un'altra finale con Xana al suo fianco

Il 31 maggio, Luis Enrique disputerà un'altra finale Champions, contro un’altra italiana (l'Inter), ancora in Germania. Il destino è fatto così.  "Voglio piantare la bandiera del Psg con Xana", confida Lucho. Si tratterebbe della sua seconda Champions, e per sua intendiamo anche di Xana. Sarebbe la prima invece per i parigini che, vandalismo a parte, sognano quel trofeo da anni. E ancora di più lo sogna Nasser al-Khelaifi che nel Psg ha messo una barca di soldi prima di capire che bisognava costruire affidando il club a una persona come Luis Enrique. Che ha convinto gli arabi a non spendere soldi solo per le stelle, ma a dare un senso alla costruzione di un gruppo. Quindi via Messi, Neymar e Mbappè. Dentro giocatori (forti sia chiaro) ma funzionali al gioco dello spagnolo. E tra una parata di Donnarumma e un gol di Dembelè è nata la squadra che oggi può inseguire il Triplete, l'unica al mondo a vantare questa possibilità. Per Luis Enrique e Xana non sarebbe la prima volta, ma questa forse avrebbe un sapore ancora più deciso. 

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