INVIATA A MONACO - Luis Enrique è sempre Luis Enrique. Sereno, fiducioso, sorridente ma anche piccato quando, alla vigilia di una notte così importante, gli viene fatto notare come adesso i suoi rapporti con i giocatori siano perfetti. Diversi, più stabili. Lui non ci sta. "Voi ora dite che c'è armonia con la squadra - sottolinea l’allenatore del Psg - ma c'era anche prima, c'è stata dal primo giorno. Quindi noi andiamo avanti così e pensiamo a giocarci questa finale contro, ripeto, una squadra forte e molto esperta”.
Luis Enrique conferenza, cosa ha detto prima dell'Inter
"Quando sono arrivato mi sono stati chiesti trofei e ci manca solo la Champions. Siamo consapevoli e tranquilli, siamo qui per vincere e fare la storia. L'Inter penserà lo stesso, noi vogliamo fare il nostro percorso, la nostra partita e sbagliare il meno possibile per portare la coppa a Parigi". Come? Sicuramente affidandosi alle mani di Gigio Donnarumma: "Sono felice di lui, di Dembelé che è un leader vero e di tutti i ragazzi della mia rosa". Fine. Il tempo per parlare c'è, Luis Enrique ripete spesso gli stessi concetti e lo fa con il sorriso di chi sente di essere a un passo dal trionfo. Inzaghi permettendo.