Dopo il triplice fischio della partita di ritorno dei quarti di Conferenza League tra Fiorentina e Celje, ci sono stati attimi di tensione tra i due allenatori. Dopo il passaggio del turno dei viola, al momento del saluto finale, Palladino e Riera sono andati a muso duro l'uno contro l'altro, salvo poi essere separati dalle due panchine. L'allenatore del club sloveno ha spiegato quanto successo nella conferenza stampa post partita: "Non sono qua per parlare male di un collega: siamo un club sloveno da 13 milioni contro i loro 300. Vado a dare la mano e mi sento dire che parlo troppo, ma cosa avrei dovuto dirgli? Quanto è bello e forte?".
Riera contro Palladino: "Non mi sono piaciute le sue parole. La risposta: "Non ha avuto rispetto"
Riera continua: "I miei giocatori non sono stupidi. Deve capire che è più giovane di me e ha tanto da imparare. Non è stata una bella scena, ma il calcio ti dà un'altra opportunità e magari un'altra volta toccherà a me con una squadra da 300 milioni contro una sua da 13. Non mi sono piaciute le sue parole e credo non si possa vincere tanto con una mentalità del genere". Palladino ha poi dato la sua versione in conferenza stampa: “Non voglio nemmeno ascoltare quello che ha detto Riera, lui all’andata non ha avuto rispetto e quando si parla pubblicamente bisogna avere rispetto. Io non ho mancato di rispetto a nessuno".
L'episodio all'andata di Celje-Fiorentina
L'allenatore dei viola fa riferimento a quanto detto dall'avversario dopo la gara d'andata vinta di misura dalla Fiorentina in Slovenia. Riera aveva dichiarato: "Consiglio alla Fiorentina di preparare seriamente la partita di ritorno". Parole che evidentemente non sono piaciute a Palladino e sulle quali gli è stato chiesto un parere nella conferenza stampa prima della gara di ritorno: "Ho sentito le sue dichiarazioni ma io amo parlare dei fatti, le chiacchiere le lasciamo agli altri. Sicuramente le sue frasi sono uno stimolo in più per noi". E così è stato.