ROMA - Lazio-Udinese 2-1, la squadra di Lotito incontrerà la Juventus ai quarti. Partita orrenda per un'ora, poi il vantaggio dei friulani sveglia i biancocelesti. I tifosi si possono contare sulle dita di una mano e le urla degli allenatori sono l'unico coro cantato. Uno scenario tristissimo che però può cambiare la direzione di una stagione, ma i giocatori non sembrano capirlo per 65 minuti. Sicuramente la Lazio dimostra, più dei bianconeri, di voler vincere, ma è una magra consolazione in una partita fatta di errori banali, attaccanti svogliati e giovani alla prima esperienza. Di certo, con prestazioni di questo tipo, non possono essere gli allenatori ad essere portati al patibolo. 

PRIMO TEMPO - Lazio arrembante nei primi 15 minuti. Candreva sulla destra è una spina nel fianco per l'Udinese, ma presto la noia inizia a infiltrarsi prepotentemente. Sostanzialmente un nulla per 45 minuti. Matri prova a mettersi sulle spalle i biancocelesti, ma l'apporto dei compagni è scarso. Le poche occasioni create della Lazio finiscono sempre per essere facilmente smorzate dalla difesa dell'Udinese. Bianconeri addirittura impalpabili, praticamente mai scesi in campo, parzialmente giustificati dalle molte assenze, limitati a chiudere le sterili azioni offensive dei biancocelesti.

SECONDO TEMPO - La Lazio prova a reagire costringendo l'Udinese a chiudersi in difesa. Aumentano i pericoli per il giovane portiere bianconero Meret, ma le conclusioni non lo obbligano a interventi impossibili e lui fa anche bella figura. Colantuono mette in campo Konè che lo ripaga al 67' con un gol mozzafiato, controllo al volo e rovesciata a scavalcare Berisha. L'Udinese passa quindi in vantaggio dopo 70 minuti di niente, ma l'illusione della vittoria dura pochissimo. Passano, infatti, poco più di 2 minuti e Matri pareggia mettendo in rete un pallone sporco. Dopo meno di dieci minuti, dove la Lazio ha effettivamente provato a vincere, Cataldi appoggia di testa in rete in seguito a una parata di Meret, primo gol con i biancocelesti nella carriera del giovane centrocampista.