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Juve-Inter 0-0: Pirlo in finale di Coppa Italia

Getty Images

Conte eliminato, i bianconeri sfruttano il 2-1 di San Siro e ora aspettano il risultato di Atalanta-Napoli per conoscere il nome della rivale

ROMA - Un pareggio che vale come una vittoria: Pirlo chiude la porta ai tentativi di Conte di ribaltare l'1-2 subito all'andata a Milano e si prende la qualificazione alla finale di Coppa Italia. Juve che trema nel primo tempo sotto gli assalti di Hakimi ma che resta in piedi e poi nella ripresa sfiora anche il gol con Ronaldo, Inter che è sbattuta contro il muro bianconero ma anche sprecona, con Lautaro Martinez a fallire due incredibili occasioni che avrebbero potuto cambiare il corso del match e l'esito finale.

Conte e il doppio play, Pirlo gioca a fare il Pep

Conte sceglie Eriksen a centrocampo per sostituire lo squalificato Vidal, doppio play con Brozovic per avere più fonti di gioco. Rientrano dalla squalifica Lukaku e Hakimi per dare l'assalto ai bianconeri. A sinistra c'è Darmian. Pirlo, con Arthur out e Morata recuperato solo per la panchina, tiene fuori Bonucci, Chiellini, McKennie e Chiesa: a sinistra Alex Sandro e Bernardeschi con i compiti di limitare la fascia destra interista, con il brasiliano che come Danilo viene spesso viene dentro al campo a dare un riferimento in più mentre Bentancur scende tra i centrali.

Confusione Juve, Hakimi scatenato. Lautaro grazia Pirlo

L'idea di Pirlo di un possesso palla così ragionato si infrange sul pressing Inter: un lancio lungo per Ronaldo all'8' e tutto quello che si vede di Juve, poi è solo Inter: al 10' Hakimi se ne va su Alex Sandro e mette dentro, Demiral spazza, Lautaro Martinez controlla e calcia ma invece di colpire il pallone prende la gamba di Bernardeschi cadendo a terra urlando. Proteste furiose di Conte e di tutta la panchina nerazzurra, Mariani lascia continuare. Si riparte, Darmian duro su Ronaldo prende il primo giallo del match. Hakimi è la spina nel fianco della Juve, soprattutto perché l'Inter decide di attendere e ripartire in velocità puntando tutto sull'esterno: Bernardeschi e poi Alex Sandro lo stendono nei pressi dell'area - giallo per il brasiliano che era diffidato -, sulla punizione di Eriksen Lukaku - bel duello d'altri tempi con De Ligt - devia con il braccio sfiorando la porta. La Juve è in difficoltà, solo Cuadrado è in grado di superare il pressing nerazzurro ben studiato da Conte che porta a guadagnare angoli in serie: su uno di questi Demiral a corpo morto toglie a Eriksen il gol, Lautaro ha la porta spalancata ma a porta vuota colpisce al volo tirando malamente addosso a un avversario ben fuori dallo specchio. Ci prova Brozovic dopo la mezz'ora, Buffon blocca, è l'ultima fiammata Inter prima di rivedere la Juve: i bianconeri, scampati all'assalto, si fanno pericolosi con il solito Ronaldo: De Vrij è perfetto in spaccata a chiudergli il destro a botta sicura, poi Handanovic di piede respinge il suo sinistro sul primo palo.

Ronaldo spreco e show, Conte ci prova anche con Sensi ma non basta

Si riparte senza cambi e ancora con Hakimi protagonista, sinistro a giro alto di poco sulla traversa. Conte richiama Darmian, mezz'ora buona con Perisic e tutti all'assalto. Eriksen costringe all'errore Bentancur, ancora stanco per un gran ripiegamento precedente, e Lautaro in spaccata grazia Buffon in uscita. Dall'altra parte ancora Ronaldo manda alto il sinistro, poi cambia anche Pirlo: McKennie al posto di un Bernardeschi spaesato e il texano mette subito in porta CR7, esterno destro addosso al portiere in uscita e partita che resta in bilico. Sensi per Eriksen, Kolarov per Bastoni, ma è ancora Ronaldo a prendersi la scena: doppio passo su Skriniar, tunnel a Barella e siluro sul primo palo respinto da Handanovic in tuffo. Un giallo a Brozovic porta all'ultimo quarto d'ora con due grandi occasioni: destro di Sensi da fuori area deviato da Alex Sandro in corner a un passo dal palo, poi Kulusevski che in solitaria punta e salta Kolarov ma si vede chiudere lo specchio sottomisura dal portiere. L'Inter preme sull'area bianconera, Hakimi ancora con un tiro-cross e un destro potente sull'esterno della rete, i minuti passano, Pirlo richiama Cuadrado e mette Chiellini a blindare la difesa a 5 un po' come Allegri quando inseriva Barzagli. Sensi ancora insidioso tra una barricata bianconera impenetrabile e 0-0 che si materializza: in finale ci va la Juventus, con siparietto finale dalle tribune con Agnelli a urlare qualcosa verso la panchina nerazzurra.

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