MILANO - Milan stellare a San Siro. I rossoneri di Conceiçao annientano 3-0 l'Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia e staccano il pass per l'ultimo atto del torneo, in programma allo Stadio Olimpico di Roma il prossimo 14 maggio. I rossoneri mettono così nel mirino non solo la coccarda tricolore (l'ultima vinta nella stagione 2002/03) ma anche la qualificazione all'Europa League della prossima stagione attraverso la 'porta secondaria' e non quella principale, il campionato, dove i rossoneri occupano il nono posto e a cinque giornate dalla fine le squadre davanti sembrano difficili da recuperare. Cosa cambia ora per Roma e Lazio?
Milan in Europa League se... cosa cambia per Roma e Lazio
I rossoneri hanno ora due possibilità per accedere alla prossima edizione dell'Europa League: la prima prevede la vittoria della Coppa Italia, superando in finale una tra Bologna ed Empoli (Italiano avanti 3-0 dopo la sfida dell'andata al 'Castellani'). L'alternativa invece, per i rossoneri, prevede di arrivare al quinto o sesto posto in classifica in Serie A, posizioni ad oggi distanti rispettivamente otto e sei punti. Se i rossoneri dovessero vincere la coccarda nazionale infatti accederebbero direttamente alla fase a campionato del torneo, togliendo un posto alle alla sesta classificata, oggi la Lazio. C'è però da considerare anche la situazione relativa alla Fiorentina, ancora in corsa in Conference League e ottava in classifica in Serie A. Qualora infatti Palladino e i suoi dovessero trionfare nella competizione, accederebbero anche loro di diritto in Europa League: a quel punto però, i posti 'europei' del campionato non verrebbero azzerati da rossoneri e viola, perché la Fiorentina si aggiungerebbe alle altre. E non ci sarebbero squadre italiane in Conference. In sintesi: se la Fiorentina vince ed è fuori da quinto o sesto posto diventano tre in Europa League; se la Fiorentina vince ed è in posto Conference da campionato, vanno tre in Europa League e nessuna in Conference. In questo momento ci sono Juve e Lazio a 59 e Roma a 57), Bologna quarto a 60: il limite tra paradiso e inferno (Champions e anno sul divano senza coppe) è davvero labile.