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L'Inter ha visto il Diavolo e si è squagliata: addio Coppa Italia e Triplete

Imprevedibile come la sua stagione sulle montagne russe, il Milan ha letteralmente travolto i nerazzurri, schiantati con la doppietta di Jovetic e il tris di Reijnders, lasciapassare per la finale del trofeo inseguito da 22 anni. La squadra di Inzaghi, alla gara n.51, paga le fatiche di una stagione massacrante
In questa stagione, Milan e Inter hanno giocato cinque derby: il Milan ne ha vinti tre, pareggiati due e, più del 3-2 di Riyad che il 6 gennaio fruttò la Supercoppa, il 3-0 nella seconda semifinale di Coppa Italia è un successo entusiasmante che i tifosi rossoneri ricorderanno a lungo. Lo stesso farà Luka Jovic, 27 anni, una doppietta d'autore in una notte memorabile per lui, nel 2021 pagato 60 milioni dal Real all'Eintracht Francoforte e tuttavia, mai uscito dal cono d'ombra madridista, al tempo in cui  Benzema era Benzema. Però, dicono ci sia un un tempo per tutto e Jovic questo tempo l'ha ritrovato nell'imprevedibile stagione milanista vissuta sulle montagne russe. Jovic, operato all'inguine a fine novembre, ripartito dalla panchina in febbraio, 11 presenze e 2 gol in campionato (Napoli, Fiorentina), 1 partita e 2 gol in Coppa Italia; Jovic il cui papà si chiama Milan, nomen omen. Il 20 aprile, l'Atalanta aveva vinto a San Siro, quasi maramaldeggiando poiché il gol di Ederson non aveva espresso compiutamente la superiorità dei bergamaschi, con quell'80 per cento di possesso palla nel primo quarto d'ora che l'aveva detta lunga sulla disparità di valori in campo. Tre giorni dopo, a San Siro l'Inter ha visto un altro Diavolo è si è squagliata. Il Milan ha letteralmente travolto i nerazzurri, schiantati con il bum bum di Jovetic e il tris di Reijnders, lasciapassare per la finale della Coppa Italia, il trofeo inseguito da 22 anni. La squadra di Inzaghi alla gara n.51 ha pagato le fatiche di una stagione massacrante: quando giochi la sesta partita negli ultimi in 18 giorni (Milan, Parma, Bayern, Cagliari, Bayern, Bologna, Milan), il turnover si può inceppare e allora son dolori. A Bologna come nel derby e prima della Roma e del Barcellona, per non farsi mancare nulla nel mese di ferro. Conceiçao rischia di passare alla storia come uno degli allenatori rossoneri più criticati nella storia pre Pioli (Fonseca ha già dato) e, al tempo stesso, come colui il quale può vincere un secondo trofeo nonostante a 5 giornate dalla fine sia nono e stia 20 punti sotto Inter e Napoli capoliste, E l'Inter? Il sogno del Triplete è stato infranto, rimangono da inseguire lo scudetto e la Champions. "Inutile negarlo -  ha riconosciuto Inzaghi - Siamo stanchi, ma la stanchezza non deve essere un alibi". Giusto. Però c'è. E si vede.

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