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Digne convocato in Nazionale. Deschamps: «Alla Roma è rinato»

Bartoletti

Il terzino giallorosso chiamato da Deschamps per sostituire l'infortunato Trémoulinas. In conferenza loda l'esterno mentre su Pogba il ct va giù duro...

ROMA - Lucas Digne torna in Nazionale. Il terzino della Roma è stato chiamato da Deschamps per sostituire Trémoulinas che ha accusato un problema muscolare nell'ultimo match tra il Siviglia e il Barcellona. Digne, autore di un buon inizio di stagione con la Roma, tornerà così a vestire la maglia della Francia dopo oltre un anno (ultima presenza nel marzo 2014) per il doppio impegno amichevole contro Armenia e Danimarca.

DESCHAMPS SU DIGNE - E di Digne ha parlato anche il ct della Francia, Deschamps che in conferenza stampa ha commentato così la sua rinascita con la Roma: «Non ho parlato con Garcia perché avevo già deciso di chiamarlo dopo averlo seguito nelle ultime uscite. Gioca con più regolarità e quindi ha ritrovato fiducia nei propri mezzi dopo aver vissuto un finale di stagione difficile con il Psg. A Parigi giocava sempre meno e credo proprio che abbia fatto la scelta giusta a trasferirsi alla Roma in una squadra in cui può giocare la Champions League e in cui ha la piena fiducia dell'allenatore. Oggi torna con noi e nessuno ha dimenticato le sue prestazioni agli ultimi Mondiali. È un giocatore ritrovato e a Roma sta rinascendo e questa ovviamente è una buona notizia, sia per lui che per la Nazionale francese».

DESCHAMPS SU POGBA - Nel corso dell'incontro con i giornalisti Deschamps ha parlato anche di Pogba e le parole del ct della Francia, ex tecnico della Juve, fanno notizia: «Prima di tutto vorrei dire che fisicamente è in ottime condizioni, ora la questione ruota intorno alla posizione che può ricoprire in campo per rendere al massimo. Tecnicamente può far esaltare i tifosi ma le sue giocatoe devono essere efficaci e non solo spettacolari. A volte è stato un po' lezioso ma quello è il suo modo di giocare. Non voglio certo snaturarlo, deve solo cercare di diventare più concreto in quello che fa. E non mi riferisco solo a calci piazzati o a cose del genere ma al suo apporto durante la gara. Provare la giocata va bene ma solo se può aiutare la squadra»

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