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TOP 100 EURO 2016: Bonucci, la Juve è circondata

Mancano 88 giorni all'Europeo: scopriamo il talento di Viterbo. City e Chelsea mettono sul piatto 32 milioni

ROMA - «Leonardo Bonucci è da sempre stato uno dei miei calciatori preferiti». La firma è di quelle pesanti, Pep Guardiola, tecnico del Bayern e prossimo manager del Manchester City. «Lo ringrazio tantissimo, ma penso alla Juventus» è la risposta inevitabile, quella di circostanza. Leonardo Bonucci mentre urla al mondo la sua juventinità, però, un occhio all'asticella lo dà. La sua quoatazione sale, giorno dopo giorno, a suon di prestazioni. Siamo attorno ai 40 milioni di euro, venghino siori, da queste parti si difende come nessuno.

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DA VITERBO ALLO STADIUM - Il ragazzo di Viterbo di strada ne ha fatta. Pochi sanno che con la casacca dell'Inter ha vinto lo scudetto di Calciopoli, stagione 2005/2006, quello assegnato d'ufficio ai nerazzurri. Dopo la trafila e le giovanili nella sua città, Leo firma il suo primo contratto proprio con la Primavera dell'Inter. Mancini lo fa esordire in quella stagione e vince uno scudetto al veleno. Di lì in poi, il grande palcoscenico: Treviso, Pisa, Genoa e Bari, dove Ventura ne fa il perno della difesa assieme a Ranocchia. Bonucci si mette in mostra come uno dei migliori difensori del torneo e la Juventus, con la complicità dei galletti, lo compra per una cifra vicina ai 16 milioni. Il resto è storia: 5 scudetti (4 con la Juve e 1 con l'Inter), 2 coppe Italia (1 con la Juve e 1 con l'Inter) e 4 supercoppe (3 con la Juve e 1 con l'Inter). Con la consacrazione che arriva anche a livello europeo con la finalissima di Champions poi persa con il Barcellona la scorsa stagione e quella dell'Europeo di quattro anni fa a Kiev contro la Spagna.

L'AZZURRO E IL BIANCONERO ADDOSSO - Già perchè Bonucci da quando Lippi lo lancia come deb con la sua Nazionale nel 2010, l'Azzurro se l'è sempre tenuto addosso: 53 presenze e 3 gol, Prandelli e Conte ne hanno fatto il pilastro della difesa dell'Italia. Che poi è in pratica quella della Juventus, con Buffon alle spalle e Barzagli e Chiellini lì vicino. Bonucci in bianconero è l'icona per eccellenza dopo il Gigione nazionale: 265 presenze e ben 16 gol in sei anni, insostituibile.

INSOSTITUIBILE - Difensore moderno. Leo sa chiudere, tamponare, contrastare e soprattutto rilanciare. Dai suoi piedi partono spesso i lanci per gli esterni o gli attaccanti e sia Conte che poi Allegri ne hanno fatto una delle chiavi per le ripartenze bianconere. Alla Juve Bonucci ha dato tanto, e tanto s'è preso. Certo, c'è voluta pazienza, perchè all'inizio qualche confidenza di troppo faceva urlare alla "Bonucciata". Testa bassa e allenamenti, così Leo si è preso la scena. A tal punto che ha sfondato i confini e solleticato la fantasia di mezza Europa. Le voci di mercato si rincorrono e torniamo alla frase di partenza: Guardiola già si è esposto, Conte se andrà al Chelsea farà carte false, Marotta si prepara alle offensive. Resistere è sempre una dolce tortura, quando una cessione viaggia a certe cifre. Vero Juve?

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