FIRENZE- C’è l’amarezza, c’è il dubbio, c’è la voglia di presentarsi al Chelsea con un risultato positivo in Francia. L’amarezza, nonostante l’assoluzione, è per la vicenda delle scommesse: «Una vicenda che non sarà mai a lieto fine, anche se ho ricevuto un’ottima notizia. Ma l’assoluzione non fa dimenticare quattro anni passati, la perquisizione e le tv sotto casa all’alba, le sofferenze della mia famiglia. Ma ho scelto di volere un giudizio, senza scelte di comodo, come la prescrizione. Di certo c’è che questa vicenda avrà sempre la mia faccia». Il caso Bonucci è una vicenda «semplice. Ho fatto il ct ed ho convocato Leonardo perché era squalificato, loro avevano la possibilità di non mandarlo eprché non è un periodo-Fifa e non l’hanno mandato. Nessuno ha sbagliato, ne abbiamo preso atto, amici come prima».
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Comincia l’avventura dell’Europeo con questo stage, primo di tre raduni prima della partenza per Montpellier. L’obiettivo è «costruire una squadra, non con una selezione. Una squadra che abbia corsa, che porti alta intensità in campo, sono le uniche due soluzioni ai tanti inconventienti che ci sono capitati. L’emergenza c’è ma meglio saperlo così si può affrontare». Conte ha detto di non pensare al Chelsea, «faccio una cosa alla volta», non esprime giudizi su Ventura «altrimenti viene fuori che tiro la volata a qualcuno», teme Ibrahimovic «con la maturrità è diventato ancha più forte», restringe il campo delle scelte perché «chi non è qui e non è impegnato in finali, può andare in vacanza», ha una sola certrezza: «La difesa della Juventus, da lì in sù ci sarà tutto da scoprire».
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