ROMA - Avanza Bielsa, è sulla buona strada, grande favorito per la panchina della Lazio, sempre più vicino. Lotito, dal ritiro azzurro di Lione, ostenta tranquillità. Si rifugia, a microfoni spenti, nelle solite battute. Oggi non avrebbe bisogno di aggiungere un guardiano al centro sportivo di Formello. Liquida così l’argomento in relazione ai tempi, non conferma e non smentisce il nome dell’argentino, ma è come se la scelta fosse già fatta. Ha in tasca il sì del “Loco” e forse aspetterà il rientro dalla Francia, dove ieri ha raggiunto Tavecchio e la nazionale, per l’annuncio.D’abitudine non parla sino a quando i contratti sono firmati e non è ancora stato messo nero su bianco. Fumata bianca attesa a metà settimana, quando Bielsa tornerà a Roma, accompagnato dal suo avvocato e dal segretario particolare, per legarsi alla Lazio con un biennale. Tutto lascia prevedere un esito positivo, anche se non c’è mai da fidarsi e restano sullo sfondo le alternative sicure (Prandelli e Inzaghi in attesa) e le altre piste straniere sondate (Frank De Boer) o ancora da studiare. Lotito si garantisce due o tre soluzioni, poi sceglie. Ha sempre fatto così e quest’anno, non potendo sbagliare, ha esteso e allungato ancora di più le consultazioni, tenendo il piede in quattro staffe.
ACCORDO - L’ex ct di Argentina e Cile, però, sembra aver preso il largo sui concorrenti, su tutti Prandelli, fermo alla stretta di mano del 23 maggio a Villa San Sebastiano. Bielsa è stato a Roma domenica scorsa, si è trattenuto due giorni a discutere il progetto, poi ha fatto perdere le sue tracce in Europa, transitando in Inghilterra prima di attendere forse nella sua casa di Arles, in Provenza, vicino a Marsiglia, il segnale per tornare nella Capitale. Accordo in vista e con uno sforzo economico mai prodotto dalla Lazio per un allenatore: tre milioni di euro totali per Marcelo e per il suo staff allargato ai fedelissimi Pablo Quiroga e Diego Reyes.
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