ROMA - Giornate di dubbi, speranze, ipotesi. E contatti. La Roma parla a Nainggolan e gli dice chiaro e tondo: non te ne vai. Era quello che il giocatore avrebbe voluto ascoltare, all’indomani della sconfitta contro l’Italia che è coincisa con l’ufficializzazione del trasferimento di Pjanic alla Juventus: «Non sei sul mercato ». Ma questa parola omnicomprensiva e inquietante, mercato, di per sé tiene aperti i dubbi. E Nainggolan lo sa.
IL QUADRO - Il Chelsea di Antonio Conte non si accontenta di restare sullo sfondo, è in primo piano sul selfie virtuale di una trattativa mai incenerita. Non bisogna dimenticare che Walter Sabatini, abilissimo venditore, è stato negli uffici di Stamford Bridge (anche) per Nainggolan. E non si può ignorare che la Roma, nonostante le rassicurazioni di Pallotta, mira a rimpolpare ancora il bilancio entro il 30 giugno, soprattutto per perfezionare il riscatto di El Shaarawy senza alterare gli equilibri dei parametri Uefa. Da qui i dubbi che Nainggolan ha sollevato più volte dal ritiro del Belgio. Mi vendete? Se non mi vendete, ditemelo. Ora gliel’hanno detto, i dirigenti della Roma. Perciò lui si aspetta che la società si comporti di conseguenza.
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