ROMA - La trattativa tra Fininvest e i cinesi per la cessione del Milan va avanti. In attesa che patron Silvio Berlusconi si ristabilisca per dare il suo placet definitivo a tutta l'operazione, in un albergo milanese proseguono a ritmo serrato gli incontri tra la controllonte rossonera e gli advisor dei gruppi finanziari orientali. L'advisor italo-americano Sal Galatioto e i suoi fidi Nicholas Gancikoff e Phil Landolphi sono a confronto con l'ad di Fininvest Cannatelli, il direttore generale Pellegrino e il cfo Franzosi per mettere a punto la stesura definitiva del contratto che porterebbe alla cessione del 70 % delle azioni rossonere alla conglomerata cinese rappresentata da 7/8 soggetti finanziari. Le parti, come da trattativa in esclusiva, stanno concordando tutti i punti e le clausole di un contratto molto complesso e dettagliato: anche oggi arriveranno a confrontarsi fino a sera, poi Galatioto saluterà e volerà domani con Landolphi a Londra dove parlerà con le banche che garantiscono la forza economica del fondo di investimento cinese (1,5 miliardi di euro) creato appositamente per l'operazione Milan.
GALATIOTO ANCORA A MILANO A FINE MESE - A Milano resterà Gancikoff con i suoi consulenti a curare gli ultimi dettagli perché restano alcuni punti aperti da discutere e concordare (legati soprattutto al mercato e alla governance societaria che verrà). Il piano industriale presentato da Galatioto ha soddisfatto le richieste di Fininvest e verrà sottoposto a Berlusconi probabilmente la prossima settimana, quando l'ex premier si sarà in ripresa anche se ancora in convalescenza post intervento al cuore. Galatioto lunedì rientrerà a New York ma il biglietto di ritorno a Milano potrebbe essere già stato prenotato: come noto, infatti, l'esclusiva con i cinesi scade il 30 giugno, se il 27/28 l'advisor italo-americano sarà di nuovo avvistato tra Malpensa e Linate, sarà il segno evidente di una firma dell'accordo preliminare per la cessione del Milan molto vicina.