MILANO - Un paradosso tira l’altro qui al Milan. Mentre la telenovela della vendita è ancora tutta da decifrare, resta ancora un “mistero” il nome del nuovo allenatore. Tanto è vero che nemmeno gli stessi calciatori rossoneri conoscono ancora la sua identità. Carlos Bacca, impegnato nella Coppa America dove ha conquistato la semifinale con la Colombia, ha candidamente ammesso che «.... non so chi sarà il prossimo allenatore, sono concentrato sulla Copa e quando finirà la competizione mi metterò in contatto con il club e con gli agenti per decidere cosa faremo. Sto bene in Italia, ci sono cose che dobbiamo migliorare, e faremo in modo che sia così...». A dire il vero il bomber colombiano non sembra così certo del suo destino e delle sue intenzioni anche perché il futuro del club non è bene definito, sotto tutti i punti di vista. Sarebbe rimasto sicuramente al Milan se fosse arrivato, da subito, Unai Emery con il quale ha vinto due Europa League.
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DOUBLE FACE - Il nuovo paradosso milanista riguarda proprio la panchina 2016-2017. In realtà di allenatori coinvolti e già al...lavoro ce ne sono due. Si tratta di Cristian Brocchi e Marco Giampaolo. Il primo investito nel finale della scorsa stagione da Silvio Berlusconi. Il secondo è da tempo nelle grazie dell’ad Adriano Galliani che l’avrebbe anche imposto ai nuovi investitori cinesi come alternativa a Unai Emery ingaggiato dal Paris St. Germain. Ma entro il 30 giugno bisognerà decidere il destino del Milan. Intanto a Milanello per quanto riguarda i primi preparativi della nuova stagione si sta tenendo conto delle disposizioni di Cristian Brocchi. Che ha ricevuto precisi ordini dallo stesso ad Galliani lo scorso 7 giugno, il giorno prima che il presidente Berlusconi venisse operato al cuore. Ma le chance di Giampaolo sembrano molto concrete, anche se il presidente Berlusconi non na ha fatto mai espressamente cenno.
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