ROMA - Si ingarbuglia la questione dello stadio della Roma a Tor di Valle. La posizione della nuova maggioranza del Campidoglio è nota. Il nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi, in questi giorni sta chiedendo pareri legali informali, partendo dallo Studio Sammarco (dove ha presentato la lettera di dimissioni) sull’eventuale revoca del pubblico interesse del progetto di Tor di Valle, per rendere inattaccabile l’eventuale decisione di fronte alla richiesta di risarcimento danni paventata dal direttore generale della Roma Mauro Baldissoni la scorsa settimana. Fermo restando che il parere vincolante che può chiedere il nuovo sindaco sarà quello dell’Avvocatura e della Segreteria del Comune, una volta che si sarà insediato ufficialmente.
CARTE FERME - Ieri il dirigente giallorosso era atteso con una delegazione del proponente presso il Dipartimento Urbanistica del Comune, dove il 30 maggio era stata consegnata la documentazione del progetto definitivo. Ma Baldissoni non è andato. I tecnici del progetto di Tor di Valle stanno cercando di verificare lo stato di avanzamento delle procedure di controllo della documentazione definitiva. La Roma aveva consegnato il dossier sia in cartaceo (con 72 scatoloni) che in digitale e fino a pochi giorni fa i tecnici del Comune non avevano ancora scaricato tutto il materiale. Finora è stata completata l’analisi dei documenti dello Stadio, Nuova Trigoria e Roma Village e sono stati scaricati i file riguardanti le opere pubbliche per completare il processo di verifica delle modifiche richieste. La Regione Lazio ha fatto sapere informalmente che se il Comune consegnerà il materiale entro il 15 luglio c’è la possibilità che la Conferenza si apra prima dell’estate, altrimenti se ne riparlerà a settembre.
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