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Italia, Buffon: «Ibra? Con Bonucci, Barzagli e Chiellini sono tranquillo»

Il portiere azzurro alla vigilia della sfida con la Svezia: «Dovremo stare attenti a non steccare, le squadre nordiche non ti regalano nulla»

TOLOSA (FRANCIA) - L’Europa è (quasi) la stessa, l’incrocio con Ibrahimovic richiama a Buffon ricordi non certo piacevoli. C’è quel gol a Euro 2004, preludio del biscotto che gli scandinavi ci fecero per eliminarci, un colpo di tacco «Clamorosamente bello, che Zlatan ha fatto altre tre, quattro, quindi non sorprende più nessuno. Di quel gol non ho un bellissimo ricordo se devo essere sincero, se pure abbia apprezzato - più avanti - il gesto tecnico. Ibra all’epoca era un talento ma ancora giovane, non si capiva che tipo di carriera avrebbe avuto, ora sono passati 12 anni, quanto sia forte lo ha già dimostrato. Fa parte di quella piccola schiera di campioni che fanno la differenza nelle squadre in cui giocano. Lo temiamo, può essere un problema, anche se Bonucci, Chiellini e Barzagli li conosco da una vita, so cosa possono dare, so quanto sono forti».

ITALIA, PARTITA LA MISSIONE SVEZIA

BONUCCI TOP PLAYER - Bonucci, a proposito, difensore eccelso, fin qui straordinario, ma anche primo attaccante: «Imposta benissimo, ha dei piedi felici che gli permettono di osare anche giocate importanti, ha coraggio e personalità per prendersi queste responsabilità e in questi anni anche a livello difensivo è migliorato veramente tanto. E’ un giocatore Top level mondiale».

CONTE: «NON CI RILASSEREMO»

OCCHIO ALLA SVEZIA! - La seconda gara rischia di essere un problema: «Storicamente, soprattutto nelle ultime competizioni, abbiamo sempre avuto dei guai nelle seconde partite, siamo qui per risolverli. L’inizio è stato confortante, non ce l’aspettavamo nemmeno noi, uno dei nostri punti di forza è essere consapevoli dei propri limiti e quando li conosci molto bene, sai anche quello che devi mettere in campo in certe partite per non steccare. La Svezia? Come con tutte le squadre nordiche, vinci se fai una partita straordinaria, la pareggi se la fai buona, se giochi appena sufficiente la perdi, non ti regalano nulla. Quindi dovremmo stare molto attenti».

RICORDI - Mondiale 2006-Euro 2016, qualche analogia c’è: «Ad oggi che abbiamo vinto la prima partita 2-0. Il gruppo si forgia, si compatta e diventa ancora più forte andando avanti, ma è anche vero che c’è proprio una predisposizione da parte di tutti, crediamo in questi fattori. Se nel 2006 siano riusciti a compiere l’impresa, ce l’abbiamo fatta anche grazie ad una forza e unità di intenti che nasce solo se tutti i 23 che pensano all’unisono».

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